Non è convinto il ministro degli Esteri Giulio Terzi che il presidente siriano Assad possa accettare l’offerta di un salvacondotto e scegliere la via dell’esilio. Il titolare della Farnesina ha detto questa mattina: «Dubito che ceda a questo invito. Si potrebbe discutere a lungo su questo», ha comunque
spiegato Terzi, ricordando che nelle altre rivoluzioni della Primavera Araba «i leader non hanno mai risposto a queste suggestioni, se non Ben Ali, ma erano condizioni diverse», mentre «Gheddafi non l’ha fatto, Mubarak non l’ha fatto».
L’ipotesi di un salvacondotto ad Assad, con garanzie per la sua incolumità e quella della sua famiglia nel caso lasci il potere, è uno dei punti al centro di una risoluzione che la Lega Araba «sta per mettere al voto», ha ricordato il titolare della Farnesina. Gli altri punti del testo riguardano la formazione di «un governo transitorio inclusivo di tutte le componenti della società siriana e anche aperto a qualche rappresentante del regime che non abbia crimini mostruosi fra le sue responsabilità» e soprattutto il tema umanitario, dal momento che in Siria vi è «una grande tragedia umanitaria alla quale bisogna rispondere».