Metro ferma: caos a Buenos Aires
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Metro ferma: caos a Buenos Aires

I sindacati hanno proclamato 10 giorni di sciopero, ma la questione è tutta politica, con contrasti tra la presidente Cristina Kirchner e il sindaco Mauricio Macri.

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14 Agosto 2012 - 09.43


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Caos a Buenos
Aires, dove da 10 giorni la metropolitana è bloccata dallo sciopero. La linea che sta per compiere cent’anni, si ferma e blocca oltre un milione dei suoi utenti
quotidiani sono sempre più in preda all’ira perché lo
sciopero, indetto dal sindacato di categoria che chiede un
aumento, va avanti oramai da dieci giorni.

Ma dietro questa brutta storia ci sono pesanti contrasti politici tra il governo
centrale della presidente Cristina Fernandez de Kirchner e il
sindaco di Buenos Aires, il conservatore Mauricio Macri. Il
primo cittadino di Buenos Aires tre mesi fa ha accettato di
farsi carico del metrò. Ma, poi, quando ha capito che il
governo gli avrebbe fatto pesare i sussidi destinati ai
trasporti, ha affermato di aver commesso un ”errore” e ha
fatto marcia indietro, lasciando la società privata che
gestisce la metropolitana in balia dei dipendenti che esigono
l’aumento.

Anche il ministro degli Interni e
dei Trasporti Florencio Randazzo ha dato dell”’infingardo”
a Macri, ma quest’ultimo ha replicato: ”La presidente punta ad
emulare Chavez e vuole mantenersi al potere anche dopo il
2015”. In pratica, il sindaco di Baires, che sogna di
candidarsi per la Casa Rosada tra tre anni è convinto che
Cristina Fernandez, attraverso il tema metrò, voglia erodergli
i consensi.

Leggi anche:  Sciopero dei trasporti, il Tar sospende la precettazione di Salvini
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