Non si placano le proteste contro la monarchia assoluta in Bahrain e di pari passo continua la repressione da parte delle forze di sicurezza. Ieri si e’ sovlta nuova manifestazione con migliaia di persone nei pressi della capitale Manama, organizzata dal partito di opposizione Wefaq.
Un centinaio di giovani si è staccato dal corteo principale e ha lanciato sassi contro la polizia in assetto antisommossa. Gli agenti hanno reagito sparando lacrimogeni e proiettili di gomma che hanno ferito due manifestanti.
Nei giorni scorsi era stata arrestata anche la blogger Zainab al-Khawaja, conosciuta su twitter come @angryarabiya e figlia di Abdelhadi al Khawaja, un noto attivista dei diritti umani incarcerato e condannato per attivita sovversive.
Zainab al Khawaja è stata amanettata per aver strappato in pubblico un poster con l’immagine del re del Bahrain, Hamad bin Isa al Khalifa. Il reato in genere e’ punito con una pesante multa ma in questo caso è stato considerato un grave crimine e la blogger, arrestata anche il mese scorso, e’ stata condannata a 2 mesi di carcere.
La monarchia è riuscita sino ad oggi a contrastare le proteste – cominciate nel febbraio 2011 e costate la vita a decine di persone – nel silenzio dei governi occidentali e arabi, facendo passare la tesi che la «sovversione» nel suo paese non sarebbe altro che una manovra dei leader della maggioranza sciita della popolazione, sobillati dal vicino Iran.
Nel Bahrain ha inoltre sede la base strategica della V Flotta americana.
