Siria: giornalista Usa scomparso riappare in video
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Siria: giornalista Usa scomparso riappare in video

Austin Tice, free lance per il Washington Post, era sparito il 13 agosto a Darayva. Ci sono però dubbi sul filmato che lo ritrae.

Siria: giornalista Usa scomparso riappare in video
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2 Ottobre 2012 - 10.11


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È apparso in un video, datato il 26 settembre e fatto recapitare ieri alla famiglia e ai colleghi in Usa, il giornalista statunitense Austin Tice scomparso in Siria lo scorso agosto. Nel filmato di 47 secondi diffuso su YouTube il reporter freelance, che collabora con il Washington Post e McClatchy, appare con gli occhi bendati. Il video non fornisce però abbastanza informazioni su dove il giornalista si trovi e sulle sue condizioni di salute.

Nel video Tice viene fatto scendere da un’auto da diversi uomini armati di pistola i cui volti non vengono mostrati. Il giornalista pronuncia alcune parole in arabo tra cui ”in nome di Dio, il mio
compassionevole” e ”non c’è altro Dio all’infuori di Allah”, mentre in inglese dice ”Gesù, Gesù”.

Tice era entrato in Siria a maggio senza un visto, pratica seguita da altri giornalisti. Aveva quindi viaggiato con le forze ribelli e a fine luglio era giunto a Damasco. L’ultima comunicazione con i suoi colleghi americani risale al 13 agosto.

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Molti esperti,però, hanno espresso dubbi ipotizzando che si tratti di un falso, confezionato dal governo siriano per mettere in cattiva luce gli insorti. Il video non contiene alcun logo, nessuna rivendicazione, niente proclami. Ossia manca la «coreografia» che compare nelle centinaia di clip prodotte dagli insorti. Inoltre gli abiti dei presunti ribelli sono candidi, in ordine. «Stirati», aggiunge qualcuno intervistato dal “Washington Post”.

Inoltre il canale Youtube è stato aperto solo per lanciare questo filmato, poi diffuso da una pagina Facebook e un account twitter filo-Assad. Sempre su questi spazi gli anonimi hanno affermato che Tice è nella mani della fazione jihadista «Al Nusra». Modus operandi strano: la fazione non si è mai vergognata di assumersi la responsabilità di attacchi terroristici e dunque perché non farlo anche con Tice?

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