Lo spettro bancarotta per Atene è ancora vivo, anzi probabile. L’allarme è stato lanciato dallo stesso premier Antonis Samaras: «Senza la nuova tranche di aiuti internazionali la Grecia non arriverà oltre novembre».
Ha spiegato Samaras: «La chiave è la liquidità. Per questo è così importante la prossima tranche di aiuti per noi». Senza questi aiuti, aggiunge, la Grecia potrà farcela «fino alla fine di novembre. Poi la cassa è vuota». La Bce potrebbe dare un aiuto accettando di diminuire i suoi interessi sul debito greco di cui è in possesso, oppure «potrebbe approvare un rinvio delle scadenze». «Potrei anche immaginare – aggiunge Samaras – una ricapitalizzazione delle banche greche come quella presa in considerazione per la Spagna».
Oggi ad Atene si terrà un incontro fra il ministro delle Finanze ellenico, Yannis Stournaras, e i rappresentanti della troika – i tedeschi Matthias Mors (Ue) e Klaus Masuch (Bce) ed il danese Poul Thomsen (Fmi) – per provare ancora una volta a “chiudere” il pacchetto dei tagli al bilancio per il biennio 2013-2014 prima della riunione dell’Eurogruppo in calendario per lunedì prossimo.