Si sa che gli americani ci tengono moltissimo alla trasparenza e alla presa in carico delle responsabilità da parte del loro governo. E dunque l’uscita di ieri di Hillary Clinton, segretario di Stato, va vista anche in questa ottica. “Quello che è successo a Bengasi è colpa mia – ha detto – il presidente Barack Obama e il vicepresidente John Biden non sono responsabili della sicurezza”.
Insomma, gesto nobile da parte di Hillary, che tenta di liberare Obama dall’ombra di quanto ccaduto in Libia lo scorso 11 settembre quando nel mezzo di rivolte – probabilmente “guidate” dagli estremisti islamici – a causa di un film sulla vita di Allah considerato blasfemo morirono l’ambasciatore statunitense e tre cttadini americani. I Repubblicani stanno usando moltissimo la carta della presunta incapacità di Obama di gestire i rapporti con il Medio Oriente e in generale una scarsa capacità e incisività in politica estera.
Il New York Times riporta dei dpcumenti segreti del Pentagono da cui emerge che il governo americano ha stanziato 8 milioni di dollari per aumentare la sicurezza in Libia, soldi che passerebbero attraverso gli aiuti al Pakistan.
