È forse ancora più tragico di quanto immaginato il bilancio dei danni provocati negli Stati Uniti dall’uragano Sandy. Al momento sono almeno 35 i morti americani. Il numero è purtroppo destinato a salire nelle prossime ore. E il black out sta causando serissimi problemi: secondo il dipartimento dell’energia sono circa 8,1 milioni gli americani senza elettricità. Ma non solo.
Si calcola che i danni provocati da Sandy alla fine si aggireranno tra i 10 e i 20 miliardi di dollari, di cui solo la metà assicurati. Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato lo «stato di catastrofe» a New York. Mentre la devastazione provocata da Sandy in New Jersey è «inimmaginabile» stando a quanto dichiarato dal governatore dello Stato, Chris Christie. «È qualcosa di mai visto. È terribile». Il repubblicano Christie ha comunque ringraziato il presidente Obama per la gestione della catastrofe finora.
Anche il sindaco di New York, Michael Bloomberg, ha raccontato di una situazione tragica, parlando di «danni senza precedenti al sistema dei trasporti e a quello dell’energia elettrica». Anche i tunnel che collegano Manhattan alla terraferma restano chiusi perché allagati. Metropolitana e aeroporti a New York resteranno ancora chiusi a causa degli allagamenti.
L’uragano ha poi causato la rottura di una diga nel Nord del New Jersey, cosa che ha finito per allagare le città di Monachie, Little Ferry e Carlstadt con oltre un metro d’acqua. «Siamo impegnati nei soccorsi», ha detto una dirigente della contea di Bergen, Jeanne Baratta. Secondo Baratta, le tre città sono state «devastate» dall’inondazione. La protezione civile ha disposto quindi l’evacuazione di tutti gli abitanti delle tre cittadine. Sempre nel New Jersey, un’unità della centrale nucleare di Hancocks Bridge, è stata chiusa a scopo precauzionale. La centrale si trova vicino al fiume Delaware.
Sandy, hanno spiegato i meterologi, «è simile all’uragano Irene, che già lo scorso anno aveva interessato le stesse zone perdendo potenza poco prima di attraversare la città di New York. Uragani di questa intensità, a quelle latitudini, sono una novità degli ultimi anni: gli Stati e le contee costiere del nord degli Stati Uniti rientrano oramai nella dinamica di fenomeni tipicamente tropicali».
Greenpeace ha aggiunto che fino a ottobre la temperatura dell’oceano al largo delle coste del medio Atlantico è stata di 1,3 gradi superiore alla media, consentendo all’uragano di prendere potenza. Il riscaldamento dei mari ha causato più evaporazione, e quindi Sandy è più piovoso della norma. Ha scaricato su Haiti 250 millimetri di pioggia e sta facendo registrare precipitazioni record negli Stati Uniti.