Sexgate, allontanato il top manager della Lockheed
Top

Sexgate, allontanato il top manager della Lockheed

L'azienda ha fatto dimettere il suo futuro amministratore delegato Christopher Kubasik per aver intrattenuto una relazione intima con una dipendente.

Sexgate, allontanato il top manager della Lockheed
Preroll

Desk Modifica articolo

10 Novembre 2012 - 18.43


ATF

Altro che allegro bunga-bunga italiano. Negli Stati Uniti puritani non si scherza: la Lockheed Martin ha costretto a dimettersi il suo futuro amministratore delegato Christopher Kubasik per aver intrattenuto una “relazione intima” con una dipendente. Titto accaduto, per una curiosa combinazione, proprio mentre David Petraeus lasciava la guida della Cia per un affaire extra-coniugale, il colosso della difesa rendeva noto di aver accusato il 51enne manager di violazione del codice etico interno che impone una “condotta appropriata” ai dirigenti.

Kubasik, che può consolarsi una buonuscita di tre milioni e mezzo di dollari, sarà rimpiazzato da una donna, la 58enne Marillyn Hewson, vice presidente del settore sistemi elettronici.

Kubasik, attuale presidente del settore difesa del gruppo che à il primo fornitore del Pentagono, sarebbe dovuto subentrare a gennaio a Bob Stevens come Ceo di Lockheed. “Resto fiducioso nel futuro della compagnia”, ha dichiarato in una nota, “mi rammarico che la mia condotta su questa questione non sia stata all’altezza degli standard che mi sono sempre fissato”. L’amministratore delegato uscente, Stevens, si è detto “profondamente deluso e rattristato” dalla vicenda ma ha assicurato che non avrà ripercussioni per il Pentagono e per gli altri clienti, ne’ per gli azionisti.

Leggi anche:  Il Consiglio d'Europa chiede di fermare il ddl sicurezza: "Colpiscono le libertà di riunione e di espressione"

Intanto buone notizie sul fronte del mercato. Il dipartimento della Difesa ha sottoposto al vaglio del Congresso americano un contratto per la vendita di 20 aerei da trasporto C-130 e 5 aerei da rifornimento KC-130 all’Arabia Saudita per un valore complessivo di 6,7 miliardi di dollari. Lo ha annunciato l’agenzia americana incaricata delle esportazioni. Il Congresso dispone adesso di trenta giorni per sollevare eventuali obiezioni, in mancanza delle quali il contratto si considera automaticamente concluso.

La vendita comprende anche 120 motori d’aereo, 25 “Liaison 16”, un sistema di comunicazione della Nato, pezzi di ricambio e l’addestramento necessario, precisa l’Agenzia della Cooperazione di difesa e sicurezza (DSCA) in un comunicato.

A beneficiare del contratto di vendita saranno in particolare proprio la Lockheed Martin con la General Electrics e la Rolls Royce.

Native

Articoli correlati