Editoria: Gb, Cameron incontra gli editori
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Editoria: Gb, Cameron incontra gli editori

Dopo lo scandalo intercettazioni che ha coinvolto il colosso News Corporation, in Gran Bretagna c’è chi pensa a una nuova legge che ridefinisca il potere e le norme.

Editoria: Gb, Cameron incontra gli editori
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2 Dicembre 2012 - 09.02


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Un
faccia a faccia con editori e direttori dei giornali nazionali,
allo scopo di trovare un compromesso sull’istituzione di un
organismo di auto-regolamentazione del settore. David Cameron cede e come
sollecitato nel rapporto presentato due giorni fa dalla
commissione d’inchiesta sullo scandalo delle intercettazioni
che ha investito il gruppo editoriale di Rupert Murdoch, il
cosiddetto ‘Tabloid Gate’, vuole cercare di chiarire la situazione, senza per questo arrivare al varo di
una nuova legge che disciplini i mass media, ma che
rischierebbe di minare la libertà di espressione.

Padrona di casa sarà il ministro della
Cultura, signora Maria Miller, impegnata il giorno prima a
intervenire in aula. Agli ospiti, hanno spiegato in via
riservata fonti del suo dicastero, Miller chiederà di “non
puntare i piedi” contro l’istituzione dell’entità di
controllo, proprio per evitare che si rafforzi il fronte di chi
vuole una normativa assai più stringente, capeggiato per di
più dal vice premier, il leader liberaldemocratico Nick Clegg.

Cameron proverà a convincere gli
interlocutori a fissare un preciso “scadenzario”, entro il
quale mettere a punto la “replica” al rapporto d’inchiesta,
circa duemila pagine circostanziate redatte dai commissari al
termine di tre ben otto mesi consecutivi d’indagini, coordinate
dal giudice lord Brian Levison, alle cui conclusioni oppone
diverse perplessita’ proprio il numero uno conservatore.

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