Battir: l’Alta Corte israeliana sposta il Muro
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Battir: l’Alta Corte israeliana sposta il Muro

Giovedì i giudici israeliani hanno imposto allo Stato di Israele di modificare il percorso della barriera di separazione per non distruggere le bellezze del villaggio.

Battir: l’Alta Corte israeliana sposta il Muro
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15 Dicembre 2012 - 17.34


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Il villaggio palestinese di Battir potrebbe salvarsi dal Muro di Separazione. Giovedì, l’Alta Corte israeliana ha imposto allo Stato di Israele di ridisegnare il percorso della barriera lungo il villaggio palestinese alle porte di Betlemme.

Già in passato la Corte aveva imposto un cambiamento nel tracciato del Muro, accogliendo la petizione presentata dalla comunità di Battir, da tempo impegnata insieme all’Unesco nella salvaguardia delle bellezze naturali ed architettoniche del villaggio.

Nella sentenza di giovedì, i giudici hanno bacchettato Tel Aviv e la minaccia che il Muro rappresenterebbe per un villaggio di epoca romana, il cui sistema di irrigazione e i bellissimi terrazzamenti sono da tempo protetti da un progetto dell’Unesco.

“Alla luce del carattere unico della regione in questione, sarebbe meglio che i funzionari della sicurezza analizzassero meglio la questione di quale tipo di difesa e di dispositivi per la sicurezza utilizzare in quel settore”, il giudizio della Corte che ha concesso al Ministero della Difesa novanta giorni per rispondere.

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Battir, Sud Ovest di Betlemme, è un villaggio incantevole, arroccato su una collina fatta di antichi terrazzamenti romani e con ai piedi una verde vallata, fertile e ricca. A fare passi concreti per preservare questa eredità storica e culturale è l’Unesco che, all’inizio di dicembre, ha informato l’Autorità Palestinese che accelererà [url”il processo per riconoscere”]http://nena-news.globalist.it/Detail_News_Display?ID=43760&typeb=0&11-12-2012–Battir-nuovo-sito-Unesco-per-la-Palestina-[/url] le terrazze di Battir come patrimonio mondiale dell’umanità.

I 6.000 abitanti di Battir sperano che questo riconoscimento ponga fine alla lunga battaglia che conducono da anni contro il piano israeliano di costruire il Muro di Separazione sulle terre del villaggio. Una speranza che l’Alta Corte israeliana ha reso più concreta.

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