Siria: Obama e Putin per dire basta al conflitto
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Siria: Obama e Putin per dire basta al conflitto

Obama chiama Putin per confrontarsi sulla guerra in Siria e i due si dicono d'accordo sulla necessità di una "transizione politica'' per mettere fine alle violenze il prima possibile.

Siria: Obama e Putin per dire basta al conflitto
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redazione Modifica articolo

2 Marzo 2013 - 08.59


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Sulla Siria c’è “la necessità di portare avanti una transizione politica” per mettere fine alle violenze il prima possibile. Sono d’accordo almeno su questo i presidente degli Usa Barack Obama e della Russia, Putin, che si sono sentiti telefonicamente.

”Il presidente Obama ha chiamato
il presidente Putin per discutere i prossimi passi nella
relazione bilaterale e coordinarsi sui temi regionali e globali.
I presidenti hanno avuto un colloquio costruttivo su un’ampia
gamma di temi” afferma la Casa Bianca. Da tempo i rapporti tra Usa e Russia non erano così stretti. Lo stesso Obama
ha espresso il proprio apprezzamento per la ”forte cooperazione
fra Stati Uniti e Russia nel 5+1 per affrontare il tema del
nucleare iraniano. I presidenti hanno apprezzato le sostanziali
e costruttive consultazioni fra il segretario Kerry e il
ministro degli esteri russo Lavrov a Berlino per l’attuazione”
dell’agenda di Ginevra per una transizione politica in Siria.

La priorità, per i presidenti, è quella di
portare avanti una transizione politica per mettere fine alla
violenza il prima possibile e l’importanza sul fatto che Kerry e
Lavrov continuino il proprio impegno sulla Siria.

Leggi anche:  I patriarchi cristiani di Siria dovrebbero chiedere scusa per 54 anni di silenzio su torture e crimini degli Assad

Ma Obama e Putin si sono confrontati anche sulla
situazione economica internazionale e sul cammino per una
relazione più sostanziale negli scambi e negli investimenti fra
Stati Uniti e Russia. I presidenti si sono accordati per un
incontro bilaterale in congiunzione con il G8 di giugno
nell’Irlanda del Nord”. Obama e Putin si vedranno anche in
settembre per il G20 di San Pietroburgo.

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