Nigeria, ucciso l'ostaggio italiano?
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Nigeria, ucciso l'ostaggio italiano?

Ansaru, il gruppo estremista, ha annunciato di aver ucciso tutti e sette gli ostaggi rapiti, tra cui l'italiano Silvano Trevisan. Mancano conferme ufficiali.

Nigeria, ucciso l'ostaggio italiano?
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9 Marzo 2013 - 15.51


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Ansaru, il gruppo estremista nigeriano,
ha annunciato sul proprio sito di aver ucciso i sette ostaggi
di religione cristiana rapiti nel nord della Nigeria. Lo
riferiscono media nigeriani. Tra i sette c’è l’italiano
Silvano Trevisan. Oltre a lui tre libanesi, un britannico e un
filippino tutti dipendenti della Setraco, impresa di
costruzioni libanese.

L’uccisione dei sette ostaggi
cristiani è
”conseguente a un’operazione militare congiunta del governo nigeriano
e quello britannico”. E’ quanto si legge in un comunicato diffuso
dall’organizzazione estremista islamica su alcuni siti jihadisti nel
quale e’ stata rivendicata l’uccisione dell’italiano Silvano Trevisan
e di altri sei stranieri, tutti dipendenti dell’impresa di costruzioni
libanese Setraco.

Il gruppo ricorda che in precedenza aveva ”ammonito qualsiasi
tentativo di liberazione degli ostaggi con la forza mettendo a rischio
la loro incolumità”. La stessa organizzazione accusa poi ”il
governo nigeriano di aver ignorato il monito impegnando tutti i mezzi
militari per la liberazione degli ostaggi, ordinando alle proprie
forze e alla propria intelligence di innescare un’operazione militare
con l’intento di liberare gli ostaggi cristiani”.

Accuse sono state rivolte anche al ”governo britannico” che
”ha mandato cinque bombardieri, soldati e agenti dell’intelligence
con l’intento di liberare gli ostaggi, arrestando e uccidendo civili,
tra cui donne e bambini”.

La Farnesina sta “facendo le verifiche” sulle notizie che arrivano dalla Nigeria. “L’unità di crisi -aggiungono fonti della Farnesina- è al lavoro con tutte le strutture dello stato coinvolte”.

L’ingegnere italiano Silvano Trevisan,
di cui oggi il gruppo terrorista islamico nigeriano Ansaru ha
dichiarato l’uccisione, lavorava per la ditta di costruzioni
Setraco a Jama, in provincia di Bauchi.

L’italiano è stato rapito lo scorso 17
febbraio, in piena notte, in un’azione di terroristi, che
penetrarono armati nel compound dove risiedeva,
uccidendo una guardia armata. Trevisan, 69 anni, di San Stino di
Livenza (Venezia), fu trascinato via dai terroristi insieme ad
altri sei lavoratori stranieri: un britannico, un greco e
quattro libanesi, fra cui almeno due donne, che nel
video-comunicato girato da Ansaru e captato dal sito di
vigilanza Site, vengono dichiarati uccisi insieme all’italiano.

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