Bergoglio e i Kirchner: il cardinale scomodo per i governi argentini
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Bergoglio e i Kirchner: il cardinale scomodo per i governi argentini

In Argentina rapporti tra il cardinale Bergoglio e i Kirchner, Nestor e Cristina capi del governo, sono sempre stati molto aspri.

Bergoglio e i  Kirchner: il cardinale scomodo per i governi argentini
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13 Marzo 2013 - 23.05


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In Argentina rapporti tra Bergoglio e i Kirchner, Nestor e Cristina capi del governo, sono sempre stati molto aspri.

Con lo scomparso Nestor sicuramente i rapporti sono sempre stati molto più distante e conflittuali rispetto all’attuale presidente Critinta. Tanto che in passato Nestor arrivò a identificare l’allora cardinale come il “vero rappresentante della opposizione”. In quel periodo Bergoglio era “separato” rispetto alla politica di Nestor Kirchner. Poi quando il presidente morì l’allora arcivescovo celebrò nella cattedrale la messa di suffragio: “Le persone devono accantonare ogni tipo di critica rispetto alla morte di un uomo scelto dal popolo a guidare il paese e devono pregare per lui”, disse all’epoca.

Con l’attuale presidente Cristina il punto massimo di scontro è arrivato con la legge sul matrimonio tra persone dello stesso sesso. Bergoglio è stato il volto visibile della marcia contro il matrimonio gay e si è opposto fermamente al progetto che più avanti si trasformato in legge.

“Mi preoccupa il tono che ha acquistato il discorso: una questione di morale religiosa e di attentato all’ordine naturale quando in realtà legifera quello che già esiste” disse Cristina Kirchner.

Ma il cardinale di Buenos Aires non si è occupato di questioni etiche. Recentemente si è scagliato contro “la distruzione del lavoro degno”. Una critica sociale molto forte, che ha contribuito a diffondere l’immagine dell’uomo vicino ai poveri. Forse Francesco I nasce anche da quelle battaglie.

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