Il controverso oligarca russo Boris Berezovski, 67 anni, trovato senza vita ieri nel bagno della sua casa in Inghilterra, aveva dichiarato alla vigilia della sua morte che la «sua vita non aveva più senso» e che «non sapeva più che cosa avrebbe dovuto fare d’ora in avanti». Dichiarazioni rilasciate in un’intervista informale e non registrata con un giornalista di Forbes, pubblicata nel sito Forbes.ru.
«La mia vita non ha più senso. Non ho voglia di fare politica. Non so cosa devo fare – aveva confidato Berezovski al reporter Ilia Jegoulev -. Ho 67 anni e non che cosa potrei fare d’ora in avanti». Il giornalista aveva promesso a Berezovski che l’intervista non sarebbe stata pubblicata ma ha deciso di renderla pubblica dopo l’annuncio della sua morte.
Sono stati di natura per ora solo «precauzionale» gli accertamenti condotti da reparti speciali della polizia scientifica britannica nella villa di Berezovski, da anni nemico giurato di Vladimir Putin. Sono stati condotti esami alla ricerca di ipotetici agenti chimici, biologici o radioattivi nella casa, ma senza rendere noto al momento alcun ritrovamento sospetto e sottolineando anzi che «non vi sono pericoli» per la gente che abita nella zona.
Secondo uno dei suoi legali russi, Aleksandr Dobrovinski, si sarebbe suicidato, ma alcuni amici non credono a questa ipotesi, mentre la polizia britannica per ora non si sbilancia.
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