Muore l'ultimo imperatore della Cina
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Muore l'ultimo imperatore della Cina

Wu Renbao aveva fondato il villagio più ricco del paese, dove tutto veniva distribuita dalla comune a tutte le famiglie gratuitamente. [Paolo Longo]

Muore l'ultimo imperatore della Cina
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25 Marzo 2013 - 10.30


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da Pechino

Paolo Longo

È morto un eroe, o forse un piccolo dittatore. Certamente “l’ultimo imperatore della Cina”, come tutti lo chiamavano. Il suo nome è Wu Renbao che fuori dalla Cina nessuno conosce ma qui è famosissimo come è famosissimo Hua Xi il villaggio del quale lui è stato per molti decenni il capo del partito comunista.

La storia è cominciata più o meno una trentina di anni fa, allora Hua Xi era una comune agricola a due ore di macchina da Shanghai, sonnolenta e poverissima, praticamente sull’orlo del fallimento. Quelli però erano i giorni straordinari delle prime aperture economiche lanciate da Deng Xiaoping, la Cina è stata povera troppo a lungo, aveva detto il leader delle riforme, arricchirsi è glorioso.

E così Wu Renbao decise di provarci, con gli ultimi soldi rimasti nelle casse della Comune e con un prestito ottenuto da una banca, vincendo mille resistenze, rischiando tutto ci disse una volta durante un’intervista, aprì una piccolissima fabbrica per la lavorazione dei prodotti agricoli della Comune.

Da lì parti una delle più straordinarie esperienze di capitalismo in una società socialista che la storia possa immaginare. Senza mai perdere la struttura comunitaria, le 600 famiglie che facevano parte della Comune un po’ alla volta crearono un impero industriale fatto di decine di fabbriche e società, un’industria siderurgica, molte industrie di trasformazione dei prodotti agricoli, diverse di prodotti tessili, una società per la produzione di energia e una per i trasporti.

Negli anni la crescita economica ha consentito al villaggio di mandare I suoi figli alle universita migliori, anche all’estero, creando una base di tecnici, imprenditori, amministratori che hanno fatto crescere Hua Xi fino a farne “il villagio più ricco della Cina”, dove i bisogni di base vengono distribuiti dalla comune a tutte le famiglie gratuitamente e dove tutti pagano casa, automobili, viaggi e tutto il resto con i dividendi della società.

La vecchia Comune nel 1999 è stata quotata in borsa, il villaggio di Hua Xi oggi è una società per azioni nella quale le famiglie originarie della Comune sono gli azionisti.

Tutti insieme, ma tutto viene controllato in realtà da Wu Renbao e dalla sua famiglia la cui ricchezza è cresciuta molto più di quella degli altri cittadini. Nessuno protesta, però, nessuno lascia la Comune. I funerali del vecchio leader sono stati degni di un imperatore, appunto.

Una perfetta utopia comunista realizzata grazie alla perfetta adesione all’economia di mercato, un villaggio sempre alla ricerca di nuovi simboli del proprio successo, gli ultimi due, un grattacielo di oltre ottanta piani, alto un metro meno del palazzo piu alto di pechino per rispetto del potere reale mi disse Wu Renbao, e due elicotteri, per mostrare dall’alto il villaggio modello ai turisti, oltre due milioni, che ogni anno vengono fin qui per esplorare quello che il resto del Paese non è.

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