«Berezovsky impiccato» secondo l'autopsia
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«Berezovsky impiccato» secondo l'autopsia

La polizia londinese escluderebbe la pista del complotto per assassinare l'oligarca russo nemico di Putin: nessun segno di lotta è stato riscontrato sul suo corpo.

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26 Marzo 2013 - 08.48


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Sarebbe morto impiccandosi nel bagno della sua casa londinese Boris Berezovsky. È la conclusione cui è giunta lunedì sera l’autopsia sull’ex oligarca russo, dopo due giorni di speculazioni intorno ai motivi del decesso. In attesa di esami tossicologici e istologici che richiederanno settimane, la polizia esclude dunque la pista del complotto per assassinare l’uomo d’affari divenuto negli ultimi anni il nemico principale del Cremlino: l’esame autoptico esclude segni di lotta violenta, il che accredita la tesi del suicidio, già avvalorata dal mancato rilevamento di sostanze chimiche o radioattive all’interno dell’abitazione.

Berezovsky soffriva di depressione da quando, nel 2011, aveva perso la causa sul controllo del colosso petrolifero Sibneft con l’ex socio Roman Abramovich, altro miliardario russo con base a Londra, dove possiede il Chelsea. Le spese legali per lo scontro con l’ex partner e quelle causate dai divorzi gli avevano fatto perdere in pochi anni 100 milioni di sterline.

Sabato pomeriggio la sua guardia del corpo lo ha trovato morto nel bagno della casa di Mill Lane, nell’esclusivo quartiere di Ascot. La porta era chiusa a chiave dall’interno e accanto al corpo sarebbe stata trovata una sciarpa. Il giorno prima aveva detto a un giornalista russo di avere «smarrito il senso della vita: ho 67 anni e non so più cosa fare».

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