Usa, gravidanze e aborti nella casa degli orrori
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Usa, gravidanze e aborti nella casa degli orrori

Le tre ragazze segregate per 10 anni costrette anche a subire abusi sessuali. Emergono particolari sempre più agghiaccianti.

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redazione Modifica articolo

7 Maggio 2013 - 22.09


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Sono state ritrovate catene e legacci nella cantina della casa di Cleveland, in Ohio, dove sono rimaste segregate per 10 anni, tre giovani donne americane. Secondo la polizia, Ariel Castro teneva talvolta legate Michelle Knight, Amanda Berry e Gina DeJesus con catene e nastri; le ragazze venivano tenute separate in diverse stanze e probabilmente erano tenute slegate e liberi di muoversi in momenti diversi l’una dall’altra.

Le tre donne e la bambina sono state attualmente affidate alle cure dell’Fbi e, dopo il ricovero in ospedale per una valutazione delle loro condizioni, sono state riunite alle loro famiglie. Per il sequestro delle tre giovani donne, la polizia ha arrestato tre ispanici, tutti fratelli, Ariel (52), Pedro (54) e Onil (50) Castro.

Una delle fonti ha raccontato all’emittente Wkyc Tv, che gli aguzzini picchiavano le ragazze incinte e per questo le gravidanze si interruppero. Non è chiaro cosa accadde dopo. La polizia ha arrestato tre uomini dopo il ritrovamento di Amanda Berry, Gina DeJesus e Michelle Knight; e per ore oggi hanno perquisito la casa di Seymour Avenue alla ricerca dio indizi; in particolare gli inquirenti si sono concentrati su qualcosa di “inquietante” ritrovato nel giardino; la fonte non ha saputo dire se il ritrovamento avesse a che fare con le gravidanze.

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