In Cina dilaga sui social la frase: non voglio suicidarmi
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In Cina dilaga sui social la frase: non voglio suicidarmi

A Pechino una ragazza precipita dal settimo piano. Suicidio, per la polizia. Ma le prove dicono che è stata buttata giù. E dilaga il testamento digitale. [Paolo Longo]<br>

In Cina dilaga sui social la frase: non voglio suicidarmi
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11 Maggio 2013 - 09.20


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da Pechino

Paolo Longo

Un fatto di cronaca provoca una reazione che racconta la paura e la sfiducia di tanti cinesi verso le autorità.
A Pechino, la capitale, due giorni fa una ragazza precipita dal settimo piano di un edificio.
Un suicidio, dice immediatamente la polizia. Ma amici e parenti non sono d’accordo.
La ragazza è stata buttata giù dal palazzo dopo essere stata violentata da un gruppo di guardie del mall per il quale lavorava, dicono. La voce però circola, intorno all’edificio si forma una folla, centinaia di persone che protestano, chiedono la verità.

Manifestazioni di protesta ce ne sono tantissime in Cina, ogni giorno ma non nella capitale. La polizia arriva in forze, centinaia di agenti in assetto antisommossa disperdono la folla.
La crisi dura due giorni, i parenti della ragazza continuano a protestare la polizia dice non ci sono prove di un omicidio.

Questa è la cronaca, la nostra storia comincia dopo.
In pochi giorni milioni di persone hanno messo su internet, attraverso i social media una nota personale,una promessa, un avvertimento. Non voglio suicidarmi, non ho mai pensato al suicidio, non ho alcuna intenzione di uccidermi, se finisco giù da un palazzo non è suicidio se muoio all’improvviso per cause strane siate certi che non e suicidio.

Qualcuno è più specifico, scrive, anche se avessi una malattia incurabile non mi suiciderei, se mi dovesse succedere qualcosa di anomalo, non è suicidio.
In poche ore questo è diventato il secondo più diffuso messaggio apparso sull’internet cinese: venti milioni di persone lo hanno diffuso e il segnale è chiaro. Più volte in passato gente fermata dalla polizia è morta e le autorità hanno parlato di suicidio, un contadino che protestava per la sua terra è stato trovato morto per strada con segni di percosse ma secondo le autorità è suicidio. E ora la ragazza di Pechino. La gente si premunisce, mette in guardia parenti e amici. Che brutto segnale per la società cinese.

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