Il Dipartimento di Giustizia Usa ha segretamente spiato l’Associated Press e tenuto sotto controllo i telefoni di alcuni giornalisti della stessa agenzia per oltre due mesi. Un’«intrusione massiccia e senza precedenti» così l’AP ha definito l’accaduto.
Secondo quanto ha reso noto il direttore esecutivo dell’ agenzia Gary Pruitt, la AP è stata informata venerdì che il Dipartimento della Giustizia ha raccolto le registrazioni da oltre 20 linee telefoniche in uso all’agenzia stessa e a suoi giornalisti.
Si tratta di linee, ha precisato la AP, a New York, Hartford e Washington, tra cui anche una a disposizione dei reporter dell’agenzia nella sala stampa della Camera dei Rappresentanti, di cui sono state documentate le chiamate in entrata e in uscita. Nei tre uffici presi di mira lavorano circa 100 giornalisti, ma il numero di coloro che hanno usato le linee tenute sotto controllo non è chiaro.
«Non ci possono essere giustificazioni possibili per una così ampi raccolta di comunicazioni telefoniche della Associated press e dei suoi giornalisti» ha scritto Pruitt in una lettera di protesta indirizzata al ministro della Giustizia Eric Holder.
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