«È deceduto Videla, responsabile genocidio»: è uno dei titoli di questi minuti della tv di Buenos Aires, che commenta la morte di Jorge Rafael Videla, alla guida del golpe del 1976. «Era l’ultimo dei dittatori ancora in vita ed era stato il leader della giunta militare responsabile del golpe, il 24 marzo del 1976, contro Isabel Peron, la vedova di Juan Domingo Peron», ricorda un quotidiano locale.
Videla aveva 87 anni ed è deceduto stamani nel carcere di Marcos Paz dove scontava l’ergastolo. Generale dell’esercito, era stato a capo della giunta militare argentina dal 1976 al 1981 ed era stato poi condannato fra l’altro per il furto di neonati nell’ambito della tragedia dei desaparecidos. Videla aveva avuto un malore ieri sera e non aveva voluto cenare, ha dichiarato alla stampa la moglie di un militare, Cecilia Pando.
In Argentina il “Clarin” ha subito titolato: “Morto Videla, ideologo del terrore della peggiore dittatura argentina”. Il quotidiano ha anche ricordato che solo due mesi fa, a marzo, dal carcere in cui era detenuto il generale aveva rivolto un appello-provocazione ai suoi camerati delle forze armate, dai 58 ai 68 anni, di “armarsi e combattere per affrontare la presidente Cristina Kirchner e i suoi seguaci.
Da parte sua Estela de Carlotto, leader dell’Associazione delle nonne di Plaza de Mayo, ha commentato: «Mi sento tranquilla per il fatto che un essere disprezzabile ha lasciato questo mondo».
Il suo ultimo intervento durante il processo sul Plan Condor.