Oklahoma City, si cercano i superstiti
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Oklahoma City, si cercano i superstiti

Il bilancio sarebbe meno grave di quanto annunciato questa mattina: 24 i morti certi, alcune vittime nel caos iniziale sarebbero state contate due volte.

Oklahoma City, si cercano i superstiti
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21 Maggio 2013 - 19.00


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Il bilancio delle vittime del tornado abbattutosi sull’area sud di Oklahoma City, negli Stati Uniti, potrebbe essere molto meno pesante rispetto ai dati finora forniti.

I morti confermati sarebbero 24, di cui 9 bambini. Lo hanno affermato le autorità sanitarie che finora avevano parlato di 91 vittime di cui 20 bimbi.

Un portavoce del City Medical Examiner ha spiegato come «nel caos iniziale» del dopo tornado sarebbero stati compiuti degli errori nella conta delle vittime. E alcuni morti – ha aggiunto – sarebbero stati contati due volte.

Sono state oltre 100 le persone finora estratte vive dalle macerie a Moore, sobborgo meridionale di Oklahoma City che conta circa 55.000 abitanti e su cui già nel 1999 si era abbattuto un terribile tornado che aveva causato la morte di una quarantina di persone.

Tantissimi i feriti ricoverati negli ospedali della zona, almeno 145, di cui oltre 40 bambini. Al momento sono 7000 le abitazioni dell’area colpita senza corrente.

I soccorritori continuano le ricerche tra gli edifici crollati, anche con l’aiuto di cani e di tecnologie sofisticate. La zona è così devastata che i soccorsi fanno fatica a individuare le vie.

Quello di Oklahoma City «é stato uno dei tornado più distruttivi della storia» ha detto Barack Obama. Il presidente americano ha ringraziato i soccorritori e gli insegnanti, che si sono spesi per aiutare i bambini nelle scuole distrutte dal tornado in Oklahoma.

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«Ho assicurato al governatore dello Stato e al sindaco che avranno tutto l’aiuto di cui hanno bisogno» ha detto Obama. «Staremo a fianco delle popolazione dell’Oklahoma tutto il tempo che serve, con tutti le strutture, per recuperare e aiutare i sopravvissuti».

Genitori, parenti e giornalisti sono stati allontanati dalla Plaza Towers Elementary School, una delle due scuole investite dal tornado in cui per tutta la notte i vigili del fuoco hanno scavato tra le macerie alla luce delle torce. Le famiglie dei bambini attendono in due chiese vicine. Sembra invece non aver subito perdite l’altra scuola elementare, Briarwood.

I testimoni parlano di uno scenario “apocalittico”. Le immagini trasmesse dalle tv mostrano interi isolati rasi al suolo. La furia del tornado ha sorpreso gli abitanti di Moore, che pure sono abituati a queste trombe d’aria (la zona ne era stata investita anche nel 1999 e nel 2003, sempre nel mese di maggio) e ha spiazzato i meteorologi, secondo i quali il tornado aveva un’incredibile ampiezza di ben tre chilometri.

Le immagini riprese da un elicottero mostrano l’imbuto scuro che ara i quartieri lasciandosi alle spalle la distruzione. La tempesta ha raso al suolo una casa dopo l’altra, un quartiere dopo l’altro, provocando anche diversi incendi. Dalle immagini dall’alto si vede chiaramente il cammino distruttivo del tornado, un percorso largo un chilometro e mezzo e lungo una trentina, dalla località di Newcastle a Moore. La Casa Bianca ha annunciato che il presidente Usa, Barack Obama, ha dichiarato lo stato di calamità naturale per sboccare i fondi e parlerà alla nazione alle 16 ora italiana. Agenti e vigili del fuoco vanno di casa in casa, intanto, per controllare chi possa essere rimasto sotto le macerie. Sono arrivate squadre di soccorso da ogni angolo dello Stato.

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La tempesta faceva parte di una perturbazione che aveva messo in allarme nelle ultime ore tutta la parte centrale degli Stati Uniti, dal Texas al Michigan, uccidendo almeno due persone. I tornado sono frequenti nelle ampie pianure dell’Oklahoma, ma quello di lunedì pomeriggio ha spazzato via un’area particolarmente popolata: di qui il timore che il bilancio delle vittime possa aggravarsi.

Danni gravissimi si registrano anche all’ospedale della cittadina che è stato evacuato. Duramente colpiti anche l’edificio che ospita un cinema e l’autostrada che è stata chiusa dalle autorità.

«Le nostre peggiori paure stanno diventando realtà», spiegano gli esperti del National Weather Service, il servizio meteorologico nazionale, che avevano lanciato un allarme tornado sedici minuti prima che sulla zona si scatenasse l’inferno. «È stata come una palla da bowling che ha attraversato la città distruggendo tutto quello che si trovava davanti», ha detto un meteorologo della Cnn. In tanti, quindi, non hanno avuto il tempo di mettersi al sicuro.

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Il tornado, con una circonferenza di oltre tre chilometri e venti fino a 300 chilometri l’ora, ha imperversato sull’area per circa 40 minuti. In tutta la zona è stato quindi proclamato lo stato di emergenza. E l’allarme e’ tutt’altro che cessato, visto che i metereologi temono il formarsi di nuovi tornado nelle prossime ore dopo quelli che nelle ultime 48 ore hanno causato danni e due morti nel Midwest.

Il presidente degli Stati Uniti Barack Obama ha dichiarato lo stato di «grave calamità» in Oklahoma; nel comunicato rilasciato dalla Casa Bianca si apprende che vista la situazione di emergenza Washington ha sbloccato gli aiuti federali per assistere le operazioni di soccorso delle autorità locali in collaborazione con la Federal Emergency Management Agency.

La Mappa illustrativa del Guardian

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