I servizi segreti britannici “conoscevano” i due giovani, che mercoledì hanno assalito a colpi di machete e assassinato un soldato britannico nel quartiere londinese di Woolwich.
Uno di loro è stato identificato dai media britannici come Michael Olumide Adebolajo: nato in Gran Bretagna nel dicembre 1984, ha compiuto tutti gli studi in Gran Bretagna conducendo una vita normale di un ragazzo locale: «Andava a scuola in autobus, giocava a calcio, sembrava avere molti amici», scrive il Guardian, ed è cresciuto in una famiglia, di origine nigeriana, profondamente cristiana.
Entrambi i due autori dell’attacco si erano convertiti all’Islam, provenendo da ambienti cristiani; secondo una fonte alla Bbc, uno di loro fu intercettato l’anno scorso dalla polizia mentre lasciava il Paese.
Adebolajo si sarebbe convertito all’Islam e una decina di anni fa avrebbe aderito alla jihad cambiando il suo nome con quello di Mujaahid, che significa “guerriero che abbraccia la jihad”.
Secondo il Guardian, i servizi di sicurezza stanno esaminando i legami di Adebolajo con il gruppo estremista e messo al bando, Al-Mujaharoun.
La polizia tra mercoledì sera e stamane ha setacciato entrambe le case abitate negli ultimi dieci anni dalla famiglia di Adebolajo, a Romford e Lincoln (i genitori sembrerebbero aver divorziato). Anjem Choudary, che è stato il leader di al-Mujaharoun, ha confermato che conosceva Adebolajo e che il giovane frequentava le riunioni del gruppo tra il 2005 e il 2011, ma ad un certo punto un paio d’anni fa smise di partecipare. Agli incontri probabilmente ascoltò un’interpretazione dell’Islam fatta dal fondatore del gruppo, Omar Bakri Mohammed, considerato da molti musulmani un estremista e che adesso non è più in Gran Bretagna.
Al-Mujaharoun fu messo al bando dopo gli attentati del 7 luglio 2005 a Londra; e da allora ha continuato a cambiare nome. Bakri fu cacciato dalla Gran Bretagna nel 2005, dall’allora ministro dell’Interno, Charles Clarke, perchè considerato pericoloso. I due autori dell’attacco sono al momento entrambi ricoverati in due diversi ospedali di Londra, vigilati dalla polizia.
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