Tornano le violenze sessuali, abusi contro le donne egiziane scese in piazza Tahrir domenica e di nuovo ieri contro il presidente Morsi.
Almeno 46 casi di violenza sessuale: a riportare i dati, relativi solo alle denunce sporte dalle donne abusate domenica 30 giugno è OpAntiSh, Operation Anti-Sexual Harassment, gruppo di volontari impegnato nelle piazze e nelle strade per prevenire le violenze e fornire sostegno nel caso di denuncia. “Uomini con dei bastoni, all’ingresso della stazione della metropolitana a Tahrir hanno attaccato delle donne”.
Ieri erano centinaia di migliaia i manifestanti nella principale piazza della capitale: secondo il gruppo, ci sono stati almeno 17 casi di tentata violenza, in otto di questi sono intervenuti i volontari. Con le proteste, quindi, sono tornate le violenze, una vera e propria piaga negli ultimi mesi: dal secondo anniversario della rivoluzione egiziana, lo scorso 25 gennaio, ad oggi si sono moltiplicati i casi di violenza sessuale e abusi sulle donne che hanno preso parte alle manifestazioni. Violenze perpetrate da poliziotti, sostenitori di Morsi o semplici criminali.
Per questo in breve tempo sono nate delle vere e proprie ronde, squadre di difesa composte sia da uomini che da donne, per impedire gli stupri. E se ieri, ben 46 casi si sono registrati solo a Tahrir, nessuna denuncia è stata sporta nelle altre città dove si sono svolte manifestazioni. “Molti sono casi gravi che richiedono un trattamento fisico o psicologico”, ha commentato Engy Ghozlan, una dei membri di OpAntiSh.
Che riceve il plauso del governo: il portavoce dei Fratelli Musulmani, Gehad al-Haddad, ha chiesto che vengano prese iniziative simile a OpAntiSh “per evitare che qualcosa accada ai cittadini durante le manifestazioni”. Ma i volontari del gruppo rispediscono al mittente il consiglio:“Non crediamo nella presidenza e nelle preoccupazioni improvvise della Fratellanza sull’integrità delle donne e il loro diritto alla protezione, perché sappiamo quali sono le loro posizioni sull’uguaglianza di genere”.
Secondo un rapporto pubblicato ad aprile dalle Nazioni Unite, il 99% delle donne egiziane ha subito nella sua vita almeno una forma di vessazione e abuso sessuale da parte di un uomo, dallo stupro alla molestia verbale. Una percentuale spaventosa a cui si tenta di porre un freno: oltre all ronde per la strada, sono nati gruppi – spesso online – per denunciare gli aggressioni e permettere alle donne di compiere un primo passo verso la denuncia ufficiale.
Nena News
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