La Fratellanza: nessun appoggio ai golpisti
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La Fratellanza: nessun appoggio ai golpisti

Il portavoce del movimento smentisce tutte le voci di partecipazione all'esecutivo di transizione: respingiamo qualsiasi offerta.

La Fratellanza: nessun appoggio ai golpisti
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10 Luglio 2013 - 09.38


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Il nuovo premier ad interim egiziano, Hazem el-Beblawi, comincia oggi a lavorare alla formazione del nuovo governo. Incontrera’ per primo il suo vice, il leader liberale Mohamed ElBaradei poi i rappresetanto delle altre forze politiche, a eccezione dei Fratelli Musulmani.

Il movimento islamista infatti ha fatto sapere che non accettera’ alcuna offerta di entrare nel governo dopo la destituzione di Mohamed Morsi attuata dalle Forze Armate. “Non trattiamo con i golpisti. Respingiamo qualunque cosa arrivi da questo colpo di Stato”, ha detto un Tareq al-Morsi, portavoce dei Fratelli Musulmani”

Pesa anche il fatto che i leader della Fratellanza, incluso Morsi, rimangono in stato di detenzione. In prigione restano peraltro 650 persone, in gran parte sostenitori di Morsi, fermate per il solo sospetto di avere assaltato la sede della Guardia repubblicana al Cairo, dove ci sono stati scontri e dove lunedì notte sono state uccise 54 persone. I Fratelli musulmani di Morsi negano che sia stato commesso alcun attacco all’edificio, affermando invece che i soldati abbiano aperto il fuoco sul loro sit-in al termine delle preghiere del mattino.

La Casa Bianca fa sapere di essere incoraggiata dalla transizione politica avviata e, per ora, non prevede alcun taglio agli aiuti americani, che ammontano a un miliardo e mezzo di dollari: «Non crediamo sia nell’interesse degli Stati Uniti tagliarli», ha detto Jay Carney, il portavoce del presidente Barack Obama.

In soccorso dell’Egitto sono gia’ intervenuti diversi Paesi arabi del Golfo che hanno promesso aiuti per diversi miliardi di dollari, per stabilizzare la fragile economia egiziana. Nena News

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