Immaginiamo questa scena: una cena con 30 persone nel parco di Ibirapuera, seduti come a un pic-nic, giocando a squash e suonando il flauto. Fino a qui tutto normale. Immaginiamo, invece, che tutto questo, accadesse con persone completamente nude, cosa pensereste?. La manifestazione per la “libertà di essere nudi”, che risale allo scorso maggio e che sarà ripetuta nuovamente il 1° dicembre, è stata organizzata dal 37enne Alfredo Nora, attore di teatro. Il gruppo reclama il diritto di spogliarsi e restare nudi in luoghi pubblici, come ad esempio parchi, spiagge e anche sullo stesso Facebook, dove le immagini vengono censurate. La richiesta del gruppo è fortemente osteggiata da altre organizzazioni naturiste, che ritengono eccessiva questa pretesa.
Questa filosofia di vita, però, sta provocando, infatti, una forte polemica sia fuori che dentro la comunità naturista di San Paolo: “Riceviamo diverse critiche e attacchi da club naturalisti”, ha detto l’attore. “Un partecipante alla nostra manifestazione è stato minacciato di essere espulso da uno di questi club. Naturismo è libertà, non capisco perché tutta questa intolleranza”.
Quando è stato organizzato questo evento per il diritto di rimanere nudi in pubblico Alfredo non ha impiegato molto a trovare compagni che sposassero la sua causa.
I naturisti di San Paolo dicono che sono “contrari perché troviamo che esistano luoghi determinati per rimanere nudi”, ha detto la psicologa e direttore dell’Istituto SP-Nat Rosa Santana. “In un parco, altre persone che non hanno la stessa visione possono avere un’altra interpretazione – ha detto -. Pensiamo solo se arrivasse una persona religiosa, magari anche con un bambino, solo per passeggiare nel parco: se si trovasse davanti a una persona completamente nuda cosa succederebbe?”.