Approfittare della crisi profonda che attanaglia la Grecia per instillare nella società il virus del razzismo e della xenofobia. È questo l’obiettivo miseramente mascherato da iniziative di solidarietà dell’organizzazione filo-nazista ellenica Alba dorata. L’ultima in ordine di tempo è stata bloccata sul nascere dal sindaco di Atene, Giorgos Kaminis, che ha negato ad alcuni militanti di estrema destra il permesso di distribuire alimenti e vestiario poiché l’azione – in programma giovedì 25 luglio in piazza Attikis – era destinata “soltanto ai greci”.
“La distribuzione di alimenti e altri generi da parte di Alba dorata è illegale” spiega il sindaco in una nota. Non solo “perché non è stata seguita la prassi per ottenere il permesso necessario”. Kaminis la definisce infatti “politicamente inaccettabile perché promuove consapevolmente il razzismo e la xenofobia”. È la seconda volta che il sindaco di Atene proibisce una manifestazione del genere da parte di Alba dorata. Il partito filo-nazista aveva provato anche nei giorni di Pasqua a distribuire in piazza Syntagma, sempre nella capitale, alimenti e vestiario “soltanto ai greci”. A dar man forte a Kaminis è intervenuto il ministro per la Protezione del cittadino, Nikos Dendias: “La preannunciata manifestazione filo-nazista nella capitale con la scusa della distribuzione di alimenti alla gente rappresenta una presa in giro alla società greca provata dalla crisi economica proprio nel giorno del 39esimo anniversario dal ripristino della democrazia in Grecia. I neonazisti dovranno smaltire altrove il loro fervore filantropico”.