Manning condannato a 35 anni di carcere
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Manning condannato a 35 anni di carcere

Il militare reo confesso di essere la talpa di Wikileaks condannato dalla Corte Marziale. Amnesty: Obama commuti la pena e apra un'inchiesta sugli abusi denunciati.

Manning condannato a 35 anni di carcere
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21 Agosto 2013 - 17.50


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Bradley Manning, il militare americano di 25 anni reo confesso di essere la “talpa” di Wikileaks, è stato condannato a 35 anni di carcere. La sentenza è stata emessa dalla Corte Marziale di Fort Meade, che ha ridotto la richiesta del Procuratore di 60 anni.

La difesa aveva chiesto 25 anni di detenzione. Per le sue colpe rischiava un massimo di pena di 90 anni. Assieme alla condanna di 35 anni, la Corte ha sentenziato anche che Manning viene cacciato con “disonore” dalle Forze Armate.

Wikileaks. a condanna a 35 anni di prigione per Bradley Manning e’ una “vittoria strategica significativa”, scrive Wikileaks sul suo account di Twitter, in quanto ritiene possa essere liberato in meno di nove anni. “Bradley Manning potrebbe adesso avere i requisiti per una liberazione in meno di 9 anni, 4,4 secondo alcuni calcoli”, si legge nella reazione di Wikileaks.

I legali. I legali di Bradley Manning chiederanno alla Casa Bianca il perdono presidenziale. Lo si apprende dal sito Bradley Manning.org che appoggia la causa del soldato dell’intelligence condannato oggi a 35 anni per la fuga di notizie a Wikileaks.

L’appello di Amnesty – Amnesty International ha fatto appello al presidente Barack Obama perché commuti la pena al soldato dell’intelligence e apra invece un’inchiesta sugli abusi da lui denunciati.

«Manning ha fatto quel che ha fatto per aprire un significativo dibattito pubblico sui costi della guerra e sulla condotta delle forze armate Usa in Iraq e Afghanistan», ha detto Widney Brown, direttore per i diritti internazionali dell’organizzazione umanitaria: «Anziché fare il possibile per incarcerarlo per decenni il governo americano dovrebbe fare il possibile per investigare e punire gravi violazioni di diritti umani commessi dai suoi uomini in nome dell’antiterrorismo».

Guardate anche il filmato alla base del processo.

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