Chi in queste ultime ore ha preso un aereo o è andato in uno dei maggiori aeroporti avrà notato una maggiore attenzione. Infatti, con l’avvicinarsi dell’ora X di un possibile attacco alla Siria da parte degli Stati Uniti e di altri Paesi, è tornato lo spettro della minaccia del terrorismo.
Del resto, oltre alle normali misure standard che vengono prese in automatico, una serie di minacce fatte direttamente dal regime di Assad o, per altro verso, da gruppi jihadisti, hanno fatto innalzare il livello di allarme. Così a Fiumicino, Malpensa e in generale in tutti gli aeroporti con voli internazionali, sono stati raddoppiati i controlli sia riguardo i passeggeri, sia sulle piste, a protezione dei velivoli.
Le misure riguardano soprattutto i voli da e per la Turchia, il Libano, la Giordania e i Paesi del Golfo oltre a, naturalmente, quelli europei, in particolare Inghilterra e Francia (favorevole all’intervento), oltre agli Stati Uniti, tradizionalmente nel mirino.
Al momento solo precauzione, ma quanto basta per far percepire il nervosismo e la tensione.
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