Anarchici ed estremisti greci stanno alzando il tiro e, per dare maggiore visibilità alle proprie rivendicazioni, avrebbero intenzione di prendere di mira addirittura i componenti della Troika (Ue, Bce e Fmi) che tra qualche giorno torneranno ad Atene.
A rilanciare l’allarme terrorismo, in quello che sembra un vero e proprio “salto di qualita’” con connotazioni ancor più pericolose che in passato, è il solitamente bene informato sito Newsit secondo cui l’anti-terrorismo greco si aspetta da un momento all’altro che un non meglio precisato “obiettivo della finanza” finisca nel mirino di terroristi in cerca di nuovi simboli del capitalismo da colpire per sfogare la loro rabbia per il licenziamento di migliaia di dipendenti statali.
Misura, questa, decisa dal governo del premier Antonis Samaras nell’ambito di una rigida riforma della pubblica amministrazione richiesta appunto dalla troika in rappresentanza dei creditori internazionali della Grecia. È un dato di fatto che negli ultimi 22 mesi in Grecia il terrorismo per lo più di ispirazione anarchica o di estrema sinistra ha compiuto una vera e propria escalation mettendo a segno almeno 18 attentati di un certo rilievo (quasi uno al mese), per fortuna facendo solo danni ma nessuna vittima.
Ad essere colpiti con sempre maggiore frequenza (con ordigni rudimentali, buste esplosive, bombe incendiarie ma anche sventagliate di fucile mitragliatore) sono stati obiettivi legati all’establishment governativo, giudiziario, diplomatico ed economico come ministri, giudici, direttori di carceri, funzionari di polizia, ambasciate e banche.
L’ultimo attentato in ordine di tempo si è registrato proprio stamani quando una busta contenente polvere da sparo è scoppiata ad Atene nella casa del giudice di Corte d’Appello Dimitris Mokkas, che si occupa di processi a terroristi. La busta, simile ad altre inviate in passato da Cospirazione dei Nuclei di Fuoco (Spf), era stata consegnata al magistrato tornato dalle vacanze da una vicina. Il giudice, ritenendo la busta sospetta, l’ha gettata a terra dove ha preso fuoco senza provocare danni. Sempre negli ultimi 22 mesi, inoltre, a fianco della sigla “storica” dell’anarchismo greco come il gruppo armato anarco-insurrezionalista Cospirazione dei Nuclei di Fuoco (Spf) ne sono spuntate di nuove, mai sentite prima, come Tolleranza Zero (tre attentati contro altrettanti politici a fine 2011), Movimento 12 Febbraio (una bomba non esplosa il 25 febbraio 2012 sul metrò di Atene), Squadra dei Combattenti del Popolo (attacco a colpi di Kalashnikov contro il quartier generale del partito Nea Dimokratia lo scorso 14 gennaio). Il timore degli esperti dell’anti-terrorismo greco, secondo Newsit, è che adesso anarchici ed estremisti «non prenderanno più di mira edifici (governativi o banche), bensì persone».
Più esplicito il quotidiano Ta Nea, secondo cui i rappresentanti della Troika che torneranno ad Atene a partire dal 22 settembre potrebbero essere bersaglio di attentati. La polizia greca, secondo altre fonti, avrebbe già provveduto a rinforzare le misure di sicurezza a protezione dei rappresentanti dei creditori internazionali della Grecia come pure di altri “obiettivi a rischio” che però non sono stati precisati. Le forze dell’ordine avrebbero anche avviato più serrate ricerche per individuare ed arrestare individui che forniscono armi e munizioni ai terroristi.
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