Soldati dell’esercito regolare sono entrati a Maalula, il villaggio cristiano attaccato nei giorni scorsi e preso da gruppi islamisti.
Secondo fonti locali, ai soldati si sono affiancati giovani cristiani del villaggio che sono sotto il fuoco dei cecchini, appostati nelle case. L’impresa di liberarlo dalle ultime sacche di resistenza si preannuncia molto ardua, per la struttura stessa del villaggio, dove le case sono arroccate sulle pendici della montagna.
Il bilancio dell’invasione dei gruppi armati resta di tre giovani greco cattolici morti e sei uomini cristiani tuttora sequestrati, condotti dai rapitori nell’area di Yabrud, sulla montagne del Qalamoun.
I religiosi, uomini e donne, tuttora presenti nel villaggio, sono sani e salvi. Le suore greco ortodosse del convento di Santa Tecla sono state “assediate” e sono rimaste nella paura per diversi giorni, mentre i gruppi armati minacciavano di fare irruzione nel convento. Dalle strutture sono state rimosse le croci e molte case dei civili sono state saccheggiate.
Dal Santuario di Santa Tecla, l’inviato di Rainews24 Gian Micalessin: