Si trova a Garzè, in Tibet l’aeroporto civile più alto del mondo. Nella remota regione sud-occidentale di Sichuan, è stato costruito a 4.411 metri sul livello del mare. Finora ci volevano due giorni di autobus per andare da Garzi a Chengdu, il capoluogo della regione, ma il nuovo scalo di Daocheng collegherà le due città con meno di un’ora di volo.
Il nuovo aeroporto è costato 1,58 miliardi di yuan (circa 193 milioni di euro) ed è stato progettato per ospitare 280.000 passeggeri all’anno e per convogliare il turismo verso la vicina riserva naturale di Yading.
Finora l’aeroporto più alto del mondo era quello di Qamdo, sempre in Tibet, che sorge a 4.334 metri sul livello del mare. Negli ultimi anni la Cina ha investito diversi miliardi per ammodernamento i vecchi aeroporti e costruirne di nuovi, soprattutto nelle remote regioni occidentali del Paese.
In Tibet gli aeroporti hanno anche un obiettivo militare per il governo cinese, perché permettono un rapido invio di militari in caso di rivolte o tensioni con la popolazione locale. La stessa Garzi negli ultimi tre anni è stata teatro di decine di auto-immolazioni per protestare contro il governo cinese negli ultimi tre anni.
Secondo i media statali, i voli dall’aeroporto di Daocheng Yading ridurranno notevolmente i tempi di viaggio. Si stima che per effettuare la tratta da Daocheng Yading a Chengdu, capitale della provincia del Sichuan, si passerà dalla media di due giorni in autobus ai soli 65 minuti in aereo. Ma in alta quota, a causa dell’aria rarefatta, i motori degli aerei producono spinte idrodinamiche inferiori. Così, le ditte impegnate nella costruzione dello scalo hanno pensato di montare una pista d’atterraggio più estesa: il circuito di Daocheng Yading è lungo 4.200 metri e misura soltanto 242 metri in meno della pista dell’aeroporto John F. Kennedy di New York.
