Tra le insidie del web quella degli abusi online sui minori è la più diffusa ma anche una delle più difficili da combattere. Ci sono voluti otto anni, in Olanda, per riuscire ad arrestare un uomo di 48 anni che via chat, in questo lasso di tempo, è riuscito ad adescare oltre 300 ragazze tra i 10 e i 17 anni spingendole ad avere conversazioni ‘hard’ e a simulare atti sessuali davanti alla webcam.
Nella sua abitazione sono state trovati oltre 26mila video e 144mila foto pedopornografiche. Ma il materiale non sarebbe finito in rete. Frank R., questo il suo nome, è anche riuscito in qualche caso a spingere le sue vittime fino a casa sua, ma nessuna di loro ha mai sporto denuncia. L’uomo e’ stato quindi arrestato solo a maggio di quest’anno, sospettato di aver sottratto una minore ai genitori, e poi accusato di sfruttamento di minori a fini sessuali dopo che la polizia ha trovato in casa sua il materiale che testimoniava gli otto anni di abusi.
Gli adescamenti avvenivano da diversi account e-mail, su numerosi siti di chat dove faceva domande sempre più intime alle ragazze. Frank R. agiva con più identità fittizie su internet. Su 11 ragazze che hanno avuto con lui incontri sessuali, tre si sono recate nella sua abitazione a Cuijk, ai confini con la Germania. Finora la polizia e’ riuscita ad identificare 65 ragazze, tutte olandesi, e sta contattando le famiglie per capire se vogliono sporgere denuncia.