In Russia cresce l'intolleranza, nel mirino immigrati e gay
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In Russia cresce l'intolleranza, nel mirino immigrati e gay

Manifestazioni razziste e contro manifestazioni in difesa delle persone discriminate a Mosca e San Pietroburgo. La polizia ferma quasi 400 persone.

In Russia cresce l'intolleranza, nel mirino immigrati e gay
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14 Ottobre 2013 - 09.40


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Nuovi, inquietanti segnali dalla Russia, dove prendono piede fenomeni di razzismo e di intolleranza. Incidenti e fermi a Mosca e a San Pietroburgo. Nella capitale russa sono state fermate quasi 400 persone. Gli scontri con la polizia sono scoppiati durante manifestazioni anti-immigrati.


Le dimostrazioni erano state organizzate per protestare contro l’omicidio di un russo da parte di un uomo dai tratti “non slavi”. Durante il corteo giovani di destra hanno spaccato le vetrine di un centro commerciale, e tentato di incendiare un edificio dove lavorano molti immigrati. Scontri duri, nei quali sono rimasti feriti diversi agenti di polizia.
A San Pietroburgo, nella stessa giornata, almeno 67 persone sono state arrestate in seguito agli scontri di piazza scoppiati nel cuore della città, dove era in programma una manifestazione autorizzata a sostegno dei diritti di omosessuali, bisessuali e transgender. Una gran folla ha aderito all’iniziativa ed ha cominciato a radunarsi molto prima dell’ora prevista. Ma è stata affrontata da drappelli di ortodossi radicali, cosacchi e militanti di varie organizzazioni nazionalistiche, che hanno cercato d’impedire ai dimostranti di marciare in corteo. Il confronto ben presto é degenerato in disordini. È intervenuta la polizia in assetto anti-sommossa,che ha sopraffatto e portato via elementi di ambedue gli schieramenti.

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Nei giorni scorsi Globalist proprio al razzismo, all’intolleranza, e alle azioni paramilitari dei gruppi di estrema destra, aveva dedicato un reportage, “Il razzismo, nuova piaga della Russia” di Maria Magarik, con un video che documentava l’irruzione di gruppi di destra in un condominio, a caccia di immigrati, con la scusa di ripulire il caseggiato dagli spacciatori.

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