In due distretti di Stavropol, a 250 chilometri da Sochi, dove tra meno di un mese cominceranno le Olimpiadi invernali, è scattato il regime speciale antiterrorismo. La decisione è stata presa dopo che ieri sono state trovate quattro auto dello stesso modello (Zhigulì) con all’interno cinque corpi di persone uccise a colpi d’arma da fuoco.
Un ordigno esplosivo è esploso vicino ad una delle vetture mentre un altro è stato distrutto da un robot. Tre cadaveri sono già stati identificati: si tratta di residenti locali, senza precedenti, probabilmente uccisi per mettere a punto una nuova strategia della tensione in vista del Giochi.
L’ipotesi è che si tratti di una nuova tattica del terrorismo caucasico: abbandonare auto con cadaveri per attirare la polizia e far esplodere ordigni al suo arrivo. Intanto Putin ha deciso di schierare 30 mila poliziotti.
La scorsa estate il sedicente Emiro del Caucaso del Nord Doku Umarov aveva lanciato un appello a colpire le Olimpiadi invernali «in tutti i modi». Il duplice attentato kamikaze di fine anno a Volgograd (34 morti) è suonato come un monito sinistro.