Barack Obama pone un limite ai poteri dell’Nsa, annunciando la fine del programma di raccolta dati telefonici “nelle sue forme attuali” e la creazione di “un meccanismo che preserva le capacità di cui abbiamo bisogno senza che il governo conservi questa mole di metadati”.
Il presidente ha affermato che i dati telefonici non dovranno essere conservati dal governo, ma non ha spiegato se a farlo saranno le compagnie telefoniche o una terza parte. Alle agenzie di intelligence è stato chiesto di presentare una serie di raccomandazioni a riguardo entro 60 giorni.
Obama ha inoltre chiesto al Congresso di nominare uno speciale gruppo di esperti esterni che possano rappresentare “una voce indipendente” nei casi giudicati dalla Foreign Intelligence Surveillance Court, il tribunale segreto che monitora l’attività delle agenzie di intelligence.
“Dobbiamo prendere decisioni importanti” su come difendere il nostro Paese senza violare le libertà, ha sottolineato Obama. I progressi della tecnologia consentono alle agenzie di intelligence di “ammassare enormi quantità di dati” che possono portare all’identificazione di minacce. “Ma la raccolta e l’archiviazione da parte del governo di tale quantità di dati crea anche le condizioni per un potenziale abuso” ha aggiunto Obama.
Il leader della Casa Bianca ha ricordato che l’intelligence Usa ha dovuto affrontare una “enorme trasformazione” dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001. “Tutti questi sforzi, considerati nel loro insieme, hanno salvato vite innocenti e evitato attacchi negli Stati Uniti ed in altri paesi del mondo”, ha aggiunto Obama.
Gli Stati Uniti, ha assicurato il presidente Usa, non spieranno più i leader dei Paesi amici. “I leader dei Paesi amici e alleati devono sapere che se vorrò conoscere il loro parere su una questione, prenderò il telefono e glielo chiederò invece di rivolgermi ad un programma di sorveglianza”. Le attività di spionaggio sui Paesi alleati, ha puntualizzato Obama, vengono condotte solamente per “scopi legittimi di sicurezza nazionale”.
Quanto alle polemiche per le intercettazioni, il presidente Usa ha affermato che “le sfide alla privacy non vengono solo dai governi, anche le grandi corporation seguono i nostri comportamenti e archiviano le informazioni”. “Ma gli standard per la sorveglianza da parte del governo -ha aggiunto- devono essere più alti”.
La protezione della privacy sarà inoltre estesa anche ai cittadini stranieri. Obama ha detto di aver chiesto al ministro della Giustizia e al Direttore nazionale dell’intelligence di applicare ampie protezioni per i cittadini stranieri come quelle assicurate agli americani. Fra queste restrizioni, spiegano funzionari dell’amministrazione Usa, vi saranno limiti ai tempi di stoccaggio dei dati e restrizioni sul loro uso.
Il presidente americano ha attaccato la scelta di Edward Snowden di diffondere informazioni confidenziali sui programmi di sorveglianza dell’intelligence americana. “La difesa della nostra nazione dipende anche dalla fedeltà di coloro che sono investiti della responsabilità dei segreti” del paese. Obama ha sottolineato che se chi è contrario alla politica del governo si mette a “diffondere informazioni secretate, allora non potremo mai essere in grado di garantire l’incolumità della nostra gente”. Per Obama inoltre il sensazionalismo che ha accompagnato la diffusione delle informazioni ha messo queste ultime a disposizione dei nemici degli Stati Uniti, con potenziali implicazioni di lungo periodo “sulle nostre operazioni”.
“Abbiamo sentito un sacco di bugie in questo discorso”. E’ il commento del fondatore di WikiLeaks Julian Assange alla Cnn sull’affermazione di Obama che l’Nsa non ha mai abusato dei dati raccolti. “Penso sia imbarazzante per un capo di Stato parlare per 45 minuti e non dire nulla”, ha proseguito il fondatore di WikiLeaks, intervistato dall’ambasciata dell’Ecuador a Londra. Assange ha poi annunciato che Snowden risponderà la settimana prossima al presidente americano: “sarà contento” di aver costretto Obama a parlare su questo argomento.
Mentre il governo tedesco ha salutato positivamente l’annuncio di Obama. “Dopo le informazioni sull’attività dell’Nsa, molte persone in Germania si sono preoccupate, a ragione, per la sicurezza dei propri dati privati. Per questo il governo tedesco saluta il miglioramento della protezione dei dati e dei diritti personali dei cittadini non statunitensi”, ha detto il portavoce del governo tedesco Steffen Seibert. Berlino continua a ritenere che “sul suolo tedesco va rispettato il diritto tedesco, anche da parte dei nostri stretti alleati”, ha aggiunto Seibert.