Serie di attentati al Cairo, dove l’allerta è massima dopo tre esplosioni, proprio alla vigilia del terzo anniversario della rivolta contro Hosni Mubarak. Sale a 19 morti il bilancio degli attentati e degli scontri di oggi in Egitto: tra i dimostranti si contano 12 vittime, annuncia il ministero della Sanità, che si sommano ai sette complessivi nei vari distinti attentati dinamitardi al Cairo.
È di tre morti, tra i quali una bimba di sette anni, il bilancio degli scontri a Fayyum, a sud del Cairo, tra dimostranti pro-Morsi e forze di sicurezza affiancate dai residenti filo esercito. Altre 4 le persone che hanno perso la vita negli scontri a Beni Suef.
Le misure di sicurezza sono state massicciamente rafforzate all’aeroporto internazionale della capitale, al ministero dell’Interno, in tutto il distretto di Giza, davanti alle ambasciate britannica e statunitense – che ha diramato un alert ai cittadini Usa già giovedì evocando il rischio di scontri e possibili attentati al Cairo.
Si è trattato di una autobomba. L’attacco ha preso di mira i quartiere generale delle forze di sicurezza che hanno il compito di gestire il dispositivo di difesa della capitale. L’attacco contro il dipartimento sicurezza del Cairo sarebbe stato condotto da “un kamikaze, a bordo di un’auto carica di esplosivo”, riferiscono fonti della sicurezza.
Al Cairo le forze di sicurezza sono in stato di massima allerta alla vigilia del terzo anniversario della rivolta contro Hosni Mubarak. Il capo delle forze di sicurezza del Cairo si trovava all’interno del quartier generale obiettivo dell’attentato di oggi, è rimasto illeso.
Il bilancio della seconda esplosione è di almeno un morto e otto feriti, tra i quali due ufficiali e tre agenti di polizia. Si è verificata al Cairo, a Dokki, nei pressi del quartier generale della polizia di Giza.
Terza esplosione al Cairo: un ordigno artigianale (Ied) è deflagrato nei pressi di un commissariato di polizia a Talbeya, a Giza, lungo la strada che porta alle Piramidi. Lo riferiscono fonti della sicurezza.