Madrid, benvenuti nella nuova capitale del mercato. Dove negli ultimi giorni si sono palesate Juventus, Milan e Inter. Le hanno chiamate visite di cortesia in alcuni casi o viaggi di aggiornamento in altre. Per quanto riguarda il Milan, invece, Madrid ha rappresentato l’ultima fermata in Champions. E l’ultima cena spagnola si è consumata al ristorante O’Pazo, specialità pesce, pieno centro di Madrid. La notte prima della sconfitta al Calderon. Al tavolo, tutto lo stato maggiore del Milan, più quello del Real Madrid. Ancelotti compreso. E Charlie Stillitano, organizzatore delle tournée americane estive, quelle che vedranno protagoniste negli Usa ancora Milan e Real, è facile pensarlo. Al tavolo, dicono, hanno parlato di basket. Perché il Real di pallacanestro non perde da 44 gare e Galliani soffre invece per l’Armani. E De Sciglio? Non era il momento, magari se ne riparlerà.
Non ha partecipato alla cena Piero Ausilio, che soltanto la mattina dopo è volato a Madrid. Anche qui: la versione ufficiale è vedere partite. In realtà in Spagna mentre vai allo stadio si può parlare di tante cose. Con il Barcellona (che ha la partita mercoledì) Montoya è un discorso vecchio: potrebbe arrivare a parametro zero, ma bisogna sperare nel mancato rinnovo. Anche l’interesse per Dzeko può essere coltivato, quindi meglio guardare il Barcellona che giocherà con il City. E poi c’è il derby italiano per Alvaro Morata. Che Florentino Perez sarebbe disposto (solo su insistenza del giocatore) a cedere soltanto in prestito. L’Inter ha già mosso i primi passi con l’entourage del giocatore. E la Juve si era mossa la settimana scorsa, con Marotta a Madrid. Ma il duello fra Inter e Juve non è solo in terra spagnola. Anche in Italia, a Verona per la precisione. Perché entrambe si sono interessate fortemente a Juan Manuel Iturbe. Ma questa è un’altra storia. Dall’accento comunque spagnolo.
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