L'Ucraina ritira le truppe dalla Crimea
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L'Ucraina ritira le truppe dalla Crimea

Assaltata la base di Feodosia, a 80 km da Simferopoli, decine i soldati portati via: 147 le installazioni militari dove ora sventola la bandiera russa. Oggi il G7 in Olanda.

L'Ucraina ritira le truppe dalla Crimea
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24 Marzo 2014 - 14.13


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L’Ucraina ha deciso di ritirare le proprie truppe dalla Crimea. Lo ha fatto sapere l’agenzia Unian citando il Consiglio di Sicurezza nazionale di Kiev.

Assalto a Feodosia – Dopo Belbek, Feodosia. La base navale in Crimea, a un’ottantina di chilometri a est di Simferopoli, è stata assaltata a colpi di granate assordanti e occupata questa mattina. Lo ha riferito da Vladislav Seleznev, portavoce militare ucraino per la Crimea. Una sessantina i soldati ucraini portati via dalla base militare, ci sarebbero anche dei feriti. Secondo il ministero della Difesa di Mosca, la bandiera russa sventola ora su 147 installazioni militari della Crimea e 54 delle 67 navi militari ucraine.

Kiev taglia la corrente – Mentre sempre dalla Crimea arriva la denuncia del vicepremier filorusso, Rustam Temirgaliiev: l’Ucraina ha ridotto le forniture di energia elettrica alla penisola sul Mar Nero ormai di fatto sotto il controllo di Mosca. “La riduzione delle forniture energetiche – ha detto il vice premier, citato dall’agenzia Kryminform – è un tentativo di Kiev di ricattare la Federazione russa attraverso la Crimea”. Un blackout senza ragioni, ha proseguito Temirgaliiev, perché “non abbiamo debiti”.

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G7 in Olanda
– Prosegue intanto il dispiegamento di truppe russe al confine con l’Ucraina. La situazione nella penisola annessa alla Russia sarà al centro del G7 in programma oggi all’Aja, in Olanda, dove poco fa è arrivato il presidente americano, Barack Obama. Al vertice sarà presente anche il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi. “Se la Russia continua nell’escalation della situazione, dobbiamo essere preparati a imporre un costo maggiore”, ha fatto sapere Obama, aggiungendo che il presidente russo Vladimir Putin deve capire le conseguenze politiche ed economiche delle sue azioni in Ucraina.

Quattro uomini armati filorussi fermati a Odessa – I servizi segreti ucraini (Sbu) sostengono di aver arrestato quattro filorussi armati con fucili d’assalto e pistole a Odessa. Secondo l’Sbu, il capo del gruppo «era in contatto con rappresentanti dei servizi speciali russi in Crimea» e «l’obiettivo principale era destabilizzare la situazione socio-politica nella regione di Odessa e organizzare disordini di massa a favore del separatismo». I servizi segreti di Kiev sostengono inoltre che il gruppo puntava a reclutare fino a 100 individui con esperienza militare.

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Minsk è ormai russa. Kiev richiama l’ambasciatore – Kiev ha richiamato per consultazioni il proprio ambasciatore a Minsk, Mikhail Ezhel, dopo le dichiarazioni fatte ieri dal presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, che pur non avendo riconosciuto ufficialmente il nuovo status della penisola aveva detto che «la Crimea è di fatto parte del territorio russo».

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