Rapito il capo della polizia di Donetsk
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Rapito il capo della polizia di Donetsk

Ancora alta tensione in Ucraina, tra filorussi e forze fedeli a Kiev. Giornata di lutto a Mariupol.

Rapito il capo della polizia di Donetsk
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10 Maggio 2014 - 12.02


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Il capo della polizia della regione di Donetsk è stato rapito negli scontri di ieri a Mariupol in cui sono rimaste uccise almeno 20 persone. Lo ha denunciato il ministro degli Interni ucraino Arsen Avakov, citato dal Kiev Post. Questa mattina, nella città sulla costa del sud est del paese sono ripresi i disordini, con l’incendio di copertoni nelle strade.

Giornata di lutto a Mariupol

È giorno di lutto oggi a Mariupol, la città dell’Ucraina orientale sul Mar Nero in cui ieri si sono svolti aspri combattimenti tra separatisti filorussi e truppe fedeli a Kiev. Lo ha annunciato il consiglio comunale del centro portuale di circa 450.000 abitanti. Non è ancora chiaro l’esatto bilancio delle vittime di ieri. Il ministro dell’Interno ucraino, Arsen Avakov, parla di 21 morti, le autorità sanitarie della Regione di Donetsk di sette morti e 39 feriti, mentre secondo i separatisti – citati dall’agenzia ufficiale russa Itar-Tass – le persone uccise sarebbero «almeno dieci».

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Conseguenze se salta il voto del 25

Germania e Francia tireranno le «appropriate conseguenze» nel caso in cui la Russia dovesse far fallire le elezioni presidenziali ucraine fissate per il 25 maggio. È quanto si legge in una dichiarazione congiunta diffusa dal presidente francese Francois Hollande e dalla cancelliera tedesca Angela Merkel al termine del loro incontro a Stralsund, sul Baltico. «Se non ci saranno elezioni presidenziali riconosciute internazionalmente, questo porterà inevitabilmente ad un’ulteriore destabilizzazione del Paese – hanno avvertito i due leader – La Germania e la Francia sono d’accordo che se sarà questo il caso, allora ci saranno conseguenze appropriato, come sottolineato dal Consiglio europeo del 6 marzo». Il riferimento è alla cosiddetta fase tre delle sanzioni, quelle sui rapporti economici e commerciali tra l’Ue e la Russia. Intanto, lunedì i ministri degli Esteri dei 28 si riuniranno a Bruxelles per decidere una nuova tornata di misure restrittive, che questa volta dovrebbero coinvolgere anche società della Crimea.

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