E’ di 13 militari uccisi il bilancio delle vittime dell’attacco separatista contro un check point a sud di Donetsk alle prime ore di questa mattina. Lo ha reso noto una portavoce del presidente ad interim Oleksandr Turchynov aggiungendo che un altro soldato è morto nella notte in un altro attacco separatista vicino a Luhansk.
L’Ucraina chiede la convocazione urgente di una riunione del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Come ha spiegato il premier facente funzione Yarseniy Yatsenyuk, Kiev è pronta a “presentare prove che dimostrano i tentativi della Russia di ostacolare le elezioni presidenziali (di domenica, ndr) attraverso una escalation del conflitto”.
Intanto la Nato ha osservato alcune attività che potrebbero indicare l’inizio del ritiro delle truppe russe dal confine con l’Ucraina. Lo ha detto il segretario generale dell’Alleanza atlantica, Anders Fogh Rasmussen, nel corso di una visita in Montenegro. Nella tarda giornata di ieri abbiamo osservato una limitata attività delle truppe russe ai confini ucraini che potrebbe indicare che l’esercito si sta preparando a ritirarsi”, ha spiegato. “E’ ancora troppo presto per dire cosa significhi -ha aggiunto- ma spero che sia l’inizio di un ritiro completo”. Un ritiro, ha concluso, “sarebbe un primo passo che la Russia va nella giusta direzione nel mantenimento dei propri impegni.