“Siamo preoccupati ed è necessario che la comunità internazionale e l’Italia appoggino il governo iracheno nella risposta alla minaccia del terrorismo”. Lo ha detto il ministro degli esteri, Federica Mogherini, nel corso del bilaterale con il collega iracheno Hoshyar Zebari a margine del vertice Ue-Lega Araba ad Atene.
Da quanto si è appreso, è stato il ministro Mogherini, a sollevare la questione dell’Iraq nell’ambito dei colloqui della riunione Ue-Lega Araba e a chiedere che essa sia anche inserita nella dichiarazione congiunta che sarà diffusa a conclusione dei lavori odierni. Un fatto questo riconosciuto anche dal collega iracheno, che l’ha ringraziata.
“Abbiamo colto l’occasione di questa riunione fra Ue e Lega Araba qui ad Atene per discutere della situazione in Iraq anche alla luce dei recenti, molto preoccupanti sviluppi a Mosul – ha detto il ministro italiano – ed abbiamo anche discusso di adottare una dichiarazione congiunta al termine della riunione. Così come a livello bilaterale con il collega iracheno abbiamo discusso della situazione della sicurezza e della necessità, mentre la violenza di sta diffondendo drammaticamente, che che la comunità internazionale, l’Ue e naturalmente anche l’Italia sostengano il governo iracheno per rispondere a questa minaccia sia in termini di aiuti umanitari e stiamo esplorando tutti gli strumenti che possiamo attivare immediatamente a livello bilaterale e multilaterale per portare assistenza alla popolazione che soffre per quanto avviene in questi giorni, ma anche politicamente perchè sappiamo bene che la cosa più difficile è la transizione dopo un intervento militare”.
“Speriamo che quanto succede in Iraq possa essere di lezione per il futuro e soprattutto per quanto riguarda l’Afghanistan», ha aggiunto la Mogherini, spiegando che «abbiamo in particolare bisogno di sostenere l’Iraq dopo le ottime elezioni che vi si sono svolte per costituire un governo che sia in grado di unificare il Paese e di garantirgli stabilità, sicurezza e prosperità economica. E questo non è solo nell’interesse del popolo iracheno ma anche nell’interesse ddi tutte le regioni del Mediterraneo e del Medio Oriente”.
