«La Crimea non è perduta, faremo tutto il possibile per riprendercela». Sono queste le parole del ministro degli esteri ucraino Pavel Klimkin, parlando con i giornalisti italiani prima del suo colloquio con il ministro italiano Federica Mogherini. «La Crimea – ha aggiunto – è una regione speciale, per molti aspetti economici dipende ancora da Kiev, il referendum che si è tenuto è fasullo».
Il ministro ucraino poi ha continuato dicendo: «L’Ucraina è pronta a un cessate il fuoco bilaterale il prima possibile, se la Russia usa la sua influenza per convincere i separatisti a prendere lo stesso impegno. La nostra idea – ha proseguito Pavel Klimkin – non è attaccare Donetsk ma realizzare un cessate il fuoco bilaterale e sostenibile. Per il cessate il fuoco unilaterale Kiev ha pagato un prezzo alto con la vita dei nostri militari».
Il ministro degli Esteri ha chiesto poi a Federica Mogherini che oggi si recherà a Mosca di portare un messaggio a Lavrov: «Kiev chiede l’impegno russo a usare la sua influenza sui separatisti per convincerli a un cessate il fuoco bilaterale e ad un controllo dei confini, trasparente, sotto l’egida dell’Osce».