I razzi, i video propagandistici israeliani e i bimbi palestinesi uccisi
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I razzi, i video propagandistici israeliani e i bimbi palestinesi uccisi

La guerra del Terzo millennio si combatte col marketing. Basta vedere questo video del Ministero degli Esteri israeliano e pensare a chi muore per davvero.

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9 Luglio 2014 - 16.02


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Ecco un video di propaganda armata 2.0. Si vedono bimbi che giocano a pallone di sera, il portiere con la maglia di Messi è pronto a parare un calcio di rigore. Si vede il logo del Barcellona, la scritta Unicef… Poi suona l’allarme, stanno per arrivare i razzi palestinesi.

Il video è del Ministero degli Esteri israeliano: ecco cosa succede agli israeliani, spiega inanellando tutti gli elementi del webmarketin: il pallone, i mondiali, la simpatia suscitata da Messi, dal Barcellona, l’empatia con i bimbi indifesi, l’Unicef. “Dal 12 giugno almeno 386 razzi sono stati lanciati da Gaza verso il Sud d’Israele puntando deliberatamente target civili”.

C’è un solo particolare che stona. I razzi non hanno ucciso nessuno, mentre sotto le bombe degli esperti di marketing sono rimasti bambini palestinesi veri, le loro madri, i loro fratelli.

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