Gaza: 7 bambini uccisi in un campo profughi
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Gaza: 7 bambini uccisi in un campo profughi

Un colpo di artglieria a Jabalaya aveva provocato questa mattina anche la morte di un bambino. Si combatte ancora nella Striscia. Un razzo colpisce un altro ospedale.

Gaza: 7 bambini uccisi in un campo profughi
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28 Luglio 2014 - 19.18


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A Gaza i combattimenti proseguono. Nelle ultime ore, ha riferito la radio militare israeliana, combattimenti sono avvenuti nel nord e nel sud della Striscia. Intanto altri razzi sono stati sparati da Hamas verso la città israeliana di Ashqelon e oggi un bambino palestinese è stato ucciso da un colpo di artiglieria israeliano nelle vicinanze del campo profughi di Jabalya, a nord di Gaza. Almeno altri sette piccoli palestinesi sono rimasti uccisi nel campo profughi di Shati, a nord di Gaza. Per questo attentato Israele punta il dito contro Hamas, mentre un colpo di mortaio lanciato dalla Striscia nel sud di Israele ha ucciso quattro persone.

Nel pomeriggio, invece, un altro missile israeliano ha centrato un ambulatorio in disuso nelle immediate vicinanze dell’ospedale Shifa, il principale di Gaza. Secondo l’agenzia di stampa Maan sul posto ci sono almeno due morti e numerosi feriti. Da Israele, però, arriva la smentita. Secondo la radio militare né l’aviazione né l’artiglieria di Israele lo hanno preso di mira. L’emittente ipotizza che l’esplosione avvertita nel recinto dell’ospedale Shifa sia stata provocata da materiale esplosivo nascosto o dalla caduta di un razzo sparato da Hamas.

Intanto due palestinesi rimasti feriti la settimana scorsa da soldati israeliani nella Striscia di Gaza sono morti oggi. Lo ha reso noto il capo dei servizi di soccorso locali Ashraf al-Qudra. E poi arriva un aggiornamento: sono tre gli israeliani morti per il colpo di mortaio lanciato da Gaza verso Eshkol, nel sud di Israele.

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Un secondo palestinese è rimasto ucciso negli scontri di Jabalya: si tratta del 22enne Mohammad Abu Luz. Nuove sirene di allarme sono risuonate tra le comunità israeliane che vivono nel sud del Paese vicino alla Striscia di Gaza e più di 200 sono i razzi lanciati da Gaza sono caduti nella Striscia dall’8 luglio: i morti ormai sono più di 1040.

Quattro israeliani morti per colpo mortaio da Striscia – Sono quattro gli israeliani morti per il colpo di mortaio lanciato da Gaza verso Eshkol, nel sud di Israele. L’attentato è stato rivendicato da Hamas. Intanto le sirene stanno risuonando nel nord di Israele, nelle zone sotto Haifa. L’allarme anti razzi è scattato a Hadera, Zichron Yaakov e Cesarea. L’esercito israeliano ha chiesto ai residenti di Sajaya e di Al-Zaytun di lasciare le loro case, che si trovano in aree a rischio attacco, e di dirigersi verso l’area centrale di Gaza.

Cinque membri di Hamas uccisi – Cinque membri di un commando di Hamas infiltratosi nei pressi del kibbutz Nahal Oz (Neghev occidentale) sono stati uccisi da militari israeliani che sono ancora impegnati in perlustrazioni nella zona circostante. Lo riferisce la televisione commerciale Canale 10.

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Obama e leader Ue: raddoppiare sforzi per tregua
– Hollande, Obama, Merkel, Cameron e Renzi “hanno convenuto di raddoppiare gli sforzi per ottenere il cessate il fuoco” a Gaza: lo afferma l’Eliseo al termine della conference call tra i cinque leader. “Il peggioramento della situazione – dicono – fa solo il gioco degli estremisti”.

Kerry: tregua per disarmare Hamas – Il cessate il fuoco deve condurre a un disarmo di Hamas. Lo afferma il segretario di stato, John Kerry, augurandosi che Israele e i palestinesi usino l’iniziativa egiziana per una pace. “Continuiamo a lavorare” per un cessate il fuoco umanitario ha aggiunto Kerry.

Finisce il Ramadam: si teme escalation di violenze – Un portavoce di Hamas, Sami Abu Zouhri, ha da parte sua affermato che Israele «sarà ritenuto responsabile di qualsiasi escalation durante l’Eid al Fitr», la festa che segna la fine del mese del Ramadan (oggi). Ieri sera il presidente americano Barack Obama ha chiesto al suo alleato israeliano di accettare un cessate il fuoco «immediato e senza condizioni» con Hamas, stessa richiesta alle parti arrivata nella notte dal Consiglio di sicurezza dell’Onu riunitosi d’urgenza a New York.

Ban Ki-Moon: ancora niente accordo su tregua – “Le parti hanno espresso un serio interesse per la richiesta di prolungare il cessate il fuoco a Gaza, ma non hanno ancora trovato un accordo sui tempi della sua attuazione”: lo ha detto il segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon. “Non vi è alcun posto dove rifugiarsi a Gaza”, ha aggiunto. “Ogni scuola e ogni rifugio è diventato un obiettivo”, e ha lanciato un appello a Israele e a tutte le parti affinché smettano di bombardare i civili e le strutture delle Nazioni Unite.

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Netanyahu: “Onu non tiene conto sicurezza Israele”
– Per Benyamin Netanyahu la risoluzione del Consiglio di sicurezza dell’Onu della notte scorsa “non tiene conto della sicurezza di Israele”. Lo ha detto lo stesso premier in una telefonata con il segretario generale delle Nazioni Unite. Netanyahu ha poi aggiunto che la risoluzione delle Nazioni Unite “riferisce dei bisogni di un gruppo terrorista omicida che attacca civili israeliani e non ha risposta per i bisogni di sicurezza di Israele”.

“Tregua” nella notte – Questa notte, invece, è stata relativamente tranquilla e nella Striscia di Gaza i combattimenti erano praticamente cessati. Secondo un responsabile dei servizi di sicurezza palestinesi, ci sarebbe stato solo qualche sparo di carro armato vicino Khan Yunis (nel sud della Striscia). Un portavoce dell’esercito israeliano ha confermato che nessun razzo è stato sparato da Gaza e che l’aviazione d’Israele non ha condotto alcun raid dalle 23 di ieri ora locale, le 22 in Italia.

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