Ucraina, continuano gli scontri: strage di civili
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Ucraina, continuano gli scontri: strage di civili

Sotto i ridi dei razzi multipli Grad dell'esercito di Kiev 17 fra donne e bambini rimangono uccisi nel parco pubblico di Gorlivka e nel reparto maternità dell'ospedale cittadino.

Ucraina, continuano gli scontri: strage di civili
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30 Luglio 2014 - 15.31


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Diciassette civili, tra cui tre bambini, sono stati uccisi nelle ultime 24 ore dal fuoco dell’artiglieria di Kiev a Gorlivka, un bastione di separatisti filo-russi 45 chilometri a nord di Donetsk. Lo ha reso notol’amministrazione regionale: “AG orlivka 17 residenti sono stati uccisi nelle ultime 24 ore tra cui tre bambini, e quarantatre persone sono rimaste ferite”, riferisce l’amministrazione di Donetsk in un comunicato.

Nella città é stato dichiarato un lutto di tre giorni, donne e bambini sono finiti sonno il tiro dei lanciarazzi multipli “Grad”usati dalle truppe governative, diverse case nel centro della città sono state danneggiate e diversi proiettili sono caduti sul padiglione numero due dell’ospedale municipale, dove sono collocati i reparti di materniità e infanzia. Osservatori dell’Onu hanno denunciato da tempo l’uso da parte dell’esercito di armi pesanti in zone residenziali, in un rapporto pubblicato lunedi si segnalano più di 1.100 uccisi.

Gli europei hanno discusso ieri un inasprimento delle sanzioni contro la Russia, accusata di sostenere la ribellione in Ucraina orientale, dove intensi combattimenti continuano ad ostacolare l’indagine di esperti internazionali sul crollo del MH17. Dopo una riunione a Bruxelles, gli ambasciatori dei 28 Stati membri dell’Unione europea dovrebbero decidere per la prima volta sanzioni economiche contro la Russia in diverse aree: l’accesso ai mercati dei capitali, la vendita di armi, di tecnologie sensibili nel campo della energia e beni a duplice uso militare e civile. Dopo i progressi ottenuti nei giorni scorsi dalle forze ucraine contro i ribelli, i combattimenti continuano, ieri per il terzo giorno consecutivo esperti olandesi e australiani hanno potuto visitare il luogo dello schianto del “Boeing” malese. Alcuni cadaveri e detriti restano sparsi sul terreno ed ogni giorno che passa rende l’inchiesta sul disastro più complicata.

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Il primo ministro olandese ha invitato il presidente ucraino Poroshenko a fermare i combattimenti nei pressi del sito. “L’esercito ucraino non ingaggerà nessun combattimento sul territorio del disastro, quella zona è bloccata da terroristi”, si è difeso un portavoce del Consiglio di sicurezza e difesa ucraino, Andrii Lysenko, aggiungendo tuttavia che le forze ucraine hanno fatto “tutto il possibile per liberare quel territorio” e che dieci soldati di Kiev sono morti nelle ultime 24 ore. La zona Snijné, Chakhtarsk e Torez , a meno di 30 chilometri dal luogo del disastro è però oggetto di intensi combattimenti, ed anche a Donetskforti esplosioni sono state sentite nella notte. A Lugansk, un’altra roccaforte dei ribelli, le autorità contano altri cinque morti tra i civili.
Di fronte all’avanzata delle truppe lealiste, “colonne di separatisti locali con le loro famiglie si apprestano ad abbandonare l’area – afferma un comunicato dello Stato maggiore ucraino – tuttavia nelle città liberate assieme alla popolazione sono presenti un gran numero di combattenti con grandi scorte di armi e munizioni”.

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Gli europei hanno deciso fra l’altro di congelare i beni di un imprenditore russo vicino al presidente Putin e vogliono punire nello stesso modo le altre tre oligarchi, così come tre entità economiche attive nel penisola ucraina. L’obiettivo è quello di cambiare marcia colpendo interi settori dell’economia russa. Gli analisti della” Alfa Bank” russa hanno espresso la preoccupazione “che le sanzioni si allarghino agli scambi dopo il settore finanziario”, imprimendo nuove pressioni al ribasso sul rublo e quindi rischiando una nuova ondata di inflazione.

Le tensioni emerse dopo l’incidente della Malesia hanno già scosso i mercati finanziari russi, che avevano recuperato a fatica dalla fuga di capitali dopo l’annessione della Crimea. Nonostante gli interventi della Banca centrale russa per calmare la tempesta, il rublo è sceso al livello più basso in due mesi contro l’euro.

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