Ebola, ok all'uso dei farmaci sperimentali
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Ebola, ok all'uso dei farmaci sperimentali

L'Organizzazione mondiale della sanità ha dato il via libera alle cure sperimentali per cercare di bloccare l'epidemia in Africa Occidentali.

Un malato di Ebola in Nigeria
Un malato di Ebola in Nigeria
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12 Agosto 2014 - 12.48


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Via libera ai farmaci sperimentali per cercare di fermare l’epidemia di Ebola che sta colpendo l’Africa occidentale. Lo ha deciso l’Organizzazione mondiale della sanità: «Nelle particolari circostanze di questa epidemia – informa l’Oms riassumendo le conclusioni del panel riunitosi ieri a Ginevra – e a patto che si verifichino alcune condizioni, il comitato ha raggiunto il consenso sul fatto che è etico offrire interventi non provati, di cui non sono ancora noti l’efficacia e gli effetti avversi, come potenziale trattamento o prevenzione». Ma «criteri etici devono guidare questi interventi». Fra gli altri «trasparenza, consenso informato e libertà di scelta».

Gli esperti consultati dall’agenzia delle Nazioni Unite per la sanità concordano quindi sulla possibilità di utilizzare farmaci o vaccini non ancora registrati (non giunti al termine del tradizionale iter sperimentale), a condizione di rispettare i seguenti criteri etici: «Trasparenza sotto tutti gli aspetti dell’assistenza, consenso informato, libertà di scelta, riservatezza, rispetto della persona, tutela della dignità e coinvolgimento della comunità». Inoltre, «al fine di comprendere la sicurezza e l’efficacia di questi interventi», il panel ritiene che, «se e quando verranno usati, c’è l’obbligo morale di raccogliere e condividere tutti i dati prodotti, compresi quelli derivanti da trattamenti somministrati in via compassionevole (accesso a farmaci non approvati, al di fuori da una sperimentazione clinica)». Per «l’unanimità» degli specialisti consultati dall’Oms è anche «dovere morale» che i prodotti ancora sperimentali utilizzati contro l’Ebola come trattamento o in prevenzione «vengano valutati nei migliori trial clinici che le particolari circostanze consentano, così da provarne definitivamente la sicurezza e l’efficacia, o al contrario interromperne l’impiego».

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In aggiunta a queste raccomandazioni, infine, il comitato di medici, scienziati ed eticisti identifica alcuni punti che richiederebbero «un’analisi e una discussione più dettagliata»: l’individuazione di «modi etici per raccogliere dati» durante la somministrazione dei prodotti sperimentali in questa situazione di emergenza, di «criteri etici secondo i quali stabilire priorità nell’uso di terapie e vaccini sperimentali», e di «criteri etici per arrivare a un’equa distribuzione» di queste misure «all’interno delle comunità e nei Paesi, a fronte di un numero crescente di possibili nuovi interventi, per nessuno dei quali – osserva il panel consultato dall’Oms – è probabile possa essere soddisfatta la domanda a breve termine». Gli esperti definiscono l’epidemia di Ebola che ha colpito l’Africa occidentale «la più vasta, grave e complessa della storia». Un report dettagliato dell’incontro sarà reso pubblico il 17 agosto.

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