“Devo dire al mio amico Matteo Renzi che non sono il presidente di una banda di burocrati. Io sono il presidente della Commissione europea che è un’istituzione europea. Quindi invito tutti i primi ministri a rispettare la mia istituzione perchè non siamo meno legittimati rispetto ad altri”. Così si è espresso il numero uno della Commissione europea Jean-Claude Juncker, parlando alla Conferenza dei presidenti dell’Europarlamento. Il presidente ha criticato apertamente le dichiarazioni rilasciate dal premier italiano, Matteo Renzi, dopo il Consiglio europeo del 24 ottobre a Bruxelles. “Non mi sono piaciute le dichiarazioni di alcuni primi ministri” dopo il vertice Ue, “credevo che il Consiglio europeo fosse stato creato per risolvere problemi, non per amplificarli o per crearli”, ha aggiunto Juncker.
Il giudizio della Commissione europea, che la scorsa settimana ha dato un primo via libera alla legge di stabilità, sarebbe stato “completamente diverso”, secondo il presidente Jean-Claude Junker, se, come ha dichiarato Renzi, l’Europa fosse dominata da burocrati. Ha specificato Juncker: “Se Barroso avesse ascoltato solo i burocrati, i conti dell’Italia sarebbero stati trattati in modo completamente diverso. Queste critiche sono superficiali”.
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