Charlie: l'Isis celebra gli attentatori come eroi
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Charlie: l'Isis celebra gli attentatori come eroi

Lo Stato Islamico accusa la redazione del giornale di aver insultato per anni Maometto Parigi.

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9 Gennaio 2015 - 12.55


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Sono degli «eroi jihadisti» i due fratelli Cherif and Said Kouachi che due giorni fa hanno condotto l’assalto alla sede del settimanale satirico francese Charlie Hebdo uccidendo 12 persone. È così che li ha definiti lo Stato Islamico, che non ha però rivendicato l’appartenenza dei due al gruppo. Lo rivela il sito di Intelligence ‘Sitè che monitora le azioni delle organizzazioni islamiche radicali su Internet.

In una breve nota diffusa tramite la propria radio online Al-Bayan, rilanciata via Twitter e sui forum jihadisti, l’Is ha infatti lodato i due attentatori affermando che «eroi jihadisti hanno ucciso 12 giornalisti che lavoravano per il settimanale francese Charlie Hebdo e ne hanno feriti altri 10 per vendicare il Profeta».

L’Isis ha poi accusato Charlie Hebdo di aver «insultato» il Profeta Maometto per molti anni aggiunge che «tra le persone uccise ci sono i vignettisti che hanno preso in giro l’Islam e le sue grandi personalità».

Intanto un religioso vicino allo Stato islamico (Is) ha annunciato durante un sermone a Mosul, in Iraq, che l’organizzazione guidata da Abu Bakr al-Baghdad è la responsabile dell’attacco. “Abbiamo iniziato con l’operazione in Francia, per la quale ci assumiamo la responsabilità. Domani saranno la Gran Bretagna, l’America e altri – ha affermato l’imam Abu Saad al-Ansari, citato dall’agenzia Dpa – nella città da mesi sotto il controllo dei jihadisti. Questo un messaggio a tutti i paesi che partecipano alla coalizione (internazionale guidata dagli Usa, ndr) che ha ucciso militanti dello Stato islamico”, ha sottolineato.

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