I genitori di Kayla Jean Mueller, la giovane cooperante americana ostaggio dell’Is che i militanti sostengono sia stata uccisa in un raid aereo della Giordania in Siria, hanno chiesto di entrare in contatto con il gruppo terroristico.
In un comunicato, i genitori sostengono che la 26enne sia ancora viva e chiedono ai militanti di trattarla come «ospite». Citando comunicazioni precedenti con l’Is, i Mueller hanno annunciato di avere deciso di rompere il silenzio a seguito della notizia della morte della figlia.
«Questa notizia ci lascia preoccupati, ma siamo ancora fiduciosi che Kayla sia viva – affermano i genitori – Vi abbiamo mandato un messaggio privato e vi chiediamo di risponderci privatamente. Ci avete detto di avere trattato Kayla come vostra ospite, come vostra ospite la sua sicurezza ed il suo benessere sono vostra responsabilità».
Mentre l’Is ha pubblicato immagini di un edificio distrutto, affermando che la cooperante sia stata uccisa, funzionari della Casa Bianca hanno affermato di non avere prove sulla sua morte.