Putin: la crisi Ucraina creata dagli Usa
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Putin: la crisi Ucraina creata dagli Usa

Il presidente russo: si credono i vincitori della guerra fredda e vogliono imporre la loro volontà ovunque.

Putin: la crisi Ucraina creata dagli Usa
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9 Febbraio 2015 - 12.36


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Nelle ultime 24 ore sono stati uccisi 9 soldati ucraini. Un dato che fa capire quanto la crisi in questa area del mondo non sia ancora stata risolta. Il presidente russo, Vladimir Putin, è convinto che arrivare alla pace Kiev dovrebbe porre fine urgentemente alla sua operazione militare nel sudest del Paese e trovare una forma di accordo costituzionale che soddisfi tutti gli ucraini.

In un’intervista al quotidiano egiziano al-Ahram, ripresa dalle agenzie russe, il leader del Cremlino ha affermato che il suo Paese chiede con forza una soluzione globale ed esclusivamente pacifica della crisi ucraina in base agli accordi di Minsk. Rispondendo alla domanda su come valuta la situazione in Ucraina e quale pensa sia il modo più appropriato per uscire dalla crisi, Putin ha detto che «vorrebbe ricordare ai lettori egiziani che la crisi ucraina non è stata causata dalla Federazione russa».

«È emersa – ha aggiunto nell’intervista alla vigilia della sua visita di due giorni al Cairo, che inizia oggi – in risposta ai tentativi degli Stati Uniti e dei loro alleati occidentali che si considerano ‘vincitorì della guerra Fredda di imporre la loro volontà ovunque».

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«Le promesse di non espansione della Nato nell’Est» secondo il presidente russo «si sono rivelate dichiarazioni vuote. Abbiamo visto come le infrastrutture della Nato si stavano muovendo sempre più vicino verso i confini russi e come gli interessi russi venivano ignorati».

Ucraina: Gentiloni, l’Unione Europea sia unita – “Oggi è il giorno in cui l’Europa deve mostrare la sua unità e deve essere unita nell’invito a Mosca a rendere possibile un risultato positivo del negoziato. Questo risultato è possibile, ma ci vuole la spinta e la convergenza di tutti. Non c’è alternativa al negoziato”. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, arrivando al Consiglio Ue Affari esteri.

A chi gli chiedeva se il Consiglio Ue andrà comunque avanti con le sanzioni o attenderà l’esito dell’incontro di mercoledì fra Germania, Francia, Russia e Ucraina, Gentiloni ha risposto: “Vedremo. L’importante è che ci sia una chiara manifestazione di unità nell’invitare Mosca a contribuire a un risultato positivo”.

Grecia: L’Unione Europea non può essere solo sanzioni – “L’Unione europea non può essere solo sanzioni e memorandum”. Lo ha detto il nuovo ministro degli Esteri greco, Nikos Kotzias, arrivando al Consiglio Ue Affari esteri, che tratterà anche della crisi in Ucraina. “L’Europa deve occuparsi più di diritti umani e democrazia. Serve una visione per l’Europa”, ha aggiunto.

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Cremlino: nessuno può dare ultimatum a Putin – Nessuno può dare ultimatum a Vladimir Putin, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov respingendo l’idea che la cancelliera tedesca Angela Merkel avrebbe posto il presidente russo, durante il lungo colloquio di venerdì sera al Cremlino, di fronte a una ingiunzione. “Abbiamo già parlato del tono dei negoziati. Nessuno ha mai parlato e nessuno parlerà mai al presidente con il tono dell’ultimatum, anche se questa è la sua intenzione”, ha dichiarato Peskov citato dall’emittente radiofonica Govorit Moskva.

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